«Ciao ti ho vista in foto e sei bellissima», si finge ragazzino per adescare minorenni su Instagram

L'uomo, 52enne pordenonese, è stato condannato a un anno di reclusione

Mercoledì 29 Novembre 2023 di Giulia Soligon
«Ciao ti ho vista in foto e sei bellissima», si finge ragazzino per adescare minorenni su Instagram

PORDENONE - Utilizzava false identità su Instagram con le quali ingannava e tentava di adescare ragazze minorenni. Per questo motivo è finito ieri davanti al giudice Milena Granata del Tribunale di Pordenone che lo ha condannato ad un anno di reclusione. Il 52enne pordenonese, ritenuto responsabile del reato di adescamento di minori con azioni continuate, nel 2019 aveva provato ad avvicinarsi, contattandole con la richiesta di amicizia sui social network, tre ragazzine all’epoca dei fatti minorenni.

Una aveva quattordici anni, altre due undici. L’imputato era difeso dall’avvocato Esmeralda Di Risio. In aula per l’accusa il Vice Procuratore Onorario Marco Tinazzi.


GLI EPISODI
Ma come agiva l’adescatore? I fatti, per i quali è stato processato, si riferiscono a tre episodi accaduti a Pordenone dal 6 all’8 novembre 2019. La tecnica che l’uomo adottava era sempre la stessa, un primo contatto stabilito sui social fino ad arrivare all’incontro di persona, come avvenuto in uno dei casi contestati. Per dar vita al proprio progetto l’uomo utilizzava una falsa identità sui social, il più delle volte come un ragazzino di età vicina a quella delle giovani vittime che di volta in volta individuava. Ecco allora che nel primo caso si era presentato come Marco, di quindici anni, e lei, a cui era arrivata la richiesta di amicizia, ne aveva appena quattordici. Dopo essere riuscito ad adescare la malcapitata, il 6 novembre 2019, decideva di presentarsi da lei. La vittima di adescamento era impegnata nella pausa pranzo scolastica, quando l’uomo le si avvicina, dicendole che l’età non importava. Non soddisfatto di quel primo approccio, decideva di continuare con la sua azione molesta, inviando il giorno dopo un altro messaggio su Instagram: “Ciao patatina lo so che sono brutto ma possiamo vederci ancora”. Denunciato il fatto e fallito l’obiettivo, la morbosità dell’uomo non si è tuttavia arrestata. Creata, infatti, una nuova identità virtuale, ha scelto di cercare un’altra giovane vittima che potesse cadere nel tranello. Altra richiesta di amicizia e altro messaggio: “Ciao ti ho vista in foto e sei bellissima”. Stavolta, a finire nella rete del suo inganno perverso una ragazzina di appena undici anni. All’uomo, già noto alla giustizia, sono state contestate anche le circostanze di recidiva, reiterata e specifica. Il 52enne, infatti, ha provato a utilizzare il primo profilo che aveva creato per adescare un’altra giovane, ancora una volta una bambina di appena undici anni. Stesso modus operandi. Una richiesta di amicizia e un messaggio privato nel quale tentava un primo approccio e il contatto diretto con un complimento. “Mi piaci molto” aveva scritto alla terza ragazza. Subito dopo le aveva dato il numero di telefono passando ad avances più dirette: “Mi aggiungi e tutto quello che faremmo resta tra me e te nessuno saprà mai niente ok”.


LA DENUNCIA
Tutte le giovani vittime avevano raccontato i fatti ed era partita una denuncia contro ignoti, non avendo modo di identificare direttamente l’autore dei messaggi sui social. Le indagini coordinate dalla Procura di Pordenone successivamente hanno permesso di dare un nome e un cognome all’adescatore. Nell’ambito del procedimento davanti al giudice Milena Granata, la difesa ha chiesto che venisse riconosciuto all’imputato lo stato di semi infermità come attestato da una consulenza di parte, confutata però dalla consulenza richiesta dal giudice. In un precedente processo, il 52enne condannato ieri si era visto riconoscere la semi infermità dall’esperto nominato dal Tribunale. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro novanta giorni.

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