L'exploit del turismo da Padova alle Terme ha fruttato un miliardo di indotto

Lunedì 2 Ottobre 2023 di Gabriele Pipia
Uno degli stabilimenti termali di Abano con i colli Euganei sullo sfondo

PADOVA - Alberghi e ristoranti, ma non solo. Il turismo produce ricchezza per moltissimi ambiti dell’economia padovana e l’indotto annuale vale complessivamente oltre un miliardo di euro. Nell’ultimo anno è stata registrata un’importante impennata degli arrivi tornati ai livelli pre-pandemia e ora gli operatori del settore mostrano con orgoglio questi dati lanciando un appello alla politica: «Investire sul turismo è importante perché poi i benefici arrivano a tutti, non solo a noi». 
I numeri presi in considerazione sono quelli dell’ultimo report dal titolo “La ricchezza dei comuni turistici” pubblicato da “Sociometrica”, società di consulenza strategica che ha preso in considerazione il cosiddetto “valore aggiunto”.

Tutto si basa sulle stime dell’Istat: alle spese dei clienti nelle strutture ricettive tradizionali, nelle agenzie di viaggio e nei locali, sono state sommate quelle per trasporti, attività culturali, noleggi, commercio e altri servizi. Lo studio prende in considerazione non solo le presenze ufficiali ma anche quelle degli affitti brevi nelle residenze private. 

LA GRADUATORIA

Nelle classifica dei primi 100 comuni italiani che producono maggior ricchezza turistica troviamo alla posizione 33 Abano con 413 milioni di euro e poi alla posizione numero 36 Padova con 385 milioni. Sono numeri in crescita: l’anno prima Abano registrava 357 milioni e Padova 376 milioni. Da evidenziare quindi che nel 2022 Padova era sopra Abano, ma l’importante ripresa del settore termale dopo il durissimo periodo dell’emergenza Covid è culminata addirittura con il sorpasso del comune aponense sul capoluogo. 
La classifica nazionale è comandante da Roma con 8,5 miliardi di euro di ricchezza prodotta dal turismo, seguita da Milano, Venezia, Firenze e Rimini. Troviamo tre città venete tra le prime dieci, tutte sul litorale veneziano: Cavallino, San Michele al Tagliamento e Jesolo. Da sottolineare che Abano si lascia alle spalle note città turistiche come Assisi e Taormina ma anche altre storiche realtà termali nazionali come ad esempio Montecatini.

IL CALCOLO

Il report di Sociometrica ha preso in esame i primi 500 comuni turistici italiani, quelli che rappresentano oltre l’80% della ricchezza turistica nazionale. L’analisi si è basata quindi sui dati turistici ufficiali, sulla stima delle presenze turistiche non ufficiali e sui dati Istat.
Se consideriamo che da sole Abano e Padova sfiorano gli 800 milioni di euro di indotto, considerando l’intero comparto termale ma anche molte altre località di interesse turistico come per esempio le città murate, si arriva a stimare almeno un miliardo di ricchezza generata nell’intera provincia di Padova. 

LA SODDISFAZIONE

«Questa indagine di Sociometrica conferma un buon trend del turismo, non solo per le strutture ricettive ma per tutto quello che gravita attorno al turismo - commenta il sindaco di Abano Federico Barbierato -. Questo settore genera un valore aggiunto molto importante. Noi ad Abano passiamo da 357 milioni a 413 e quest’anno siamo molto vicini a raggiungere i dati turistici del 2019 che era stato l’anno dei record». 
«C’è quindi una moderata soddisfazione nonostante questo sia un periodo storico complesso, nel quale i viaggiatori sono più attenti alla spesa a causa dell’inflazione - conclude Barbierato -. Abbiamo un territorio che in agosto regge meglio rispetto ad altre località marine e montane che hanno registrato una flessione importante. E dopo la pandemia è tornato un buon numero di turisti stranieri». A trarne beneficio è l’intera economia padovana, non solo albergatori e ristoratori.

Ultimo aggiornamento: 17:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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