PADOVA - Dodici dipendenti dell'Azienda ospedaliera addetti all'obitorio e altrettanti titolari di imprese funebri. Sarebbero i protagonisti di una tangentopoli dei morti, pronti a spartirsi mazzette dai 50 agli 80 euro per garantire il servizio di adeguata sepoltura al caro estinto. Concorso in corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, falso ideologico in atto pubblico e truffa ai danni dell'ospedale. Sono le accuse contestate a vario titolo a ventiquattro persone nell'avviso di proroga delle indagini notificato nei giorni scorsi dal pubblico ministero Maria D'Arpa, che coordina il lavoro investigativo dei poliziotti della sezione di polizia giudiziaria della Procura.
Ultimo aggiornamento: 08:27
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