Cinque anni fa un 17enne si tolse la vita
lancianodsi dall'ottavo piano

Domenica 9 Febbraio 2014 di Michelangelo Cecchetto
I rilievi dei carabinieri dopo il suicidio (ottobre 2008)
CITTADELLA - (27 ottobre 2008) «Posso salire per fare delle foto dall'alto?». Questo aveva chiesto garbatamente all'addetta alla reception dell'hotel Palace di Cittadella. In spalla portava una borsa di quelle che si usano proprio per gli apparecchi fotografici.



Un comportamento normalissimo, nulla che facesse trasparire quello che di li a pochi minuti, appena dopo le 16 di ieri, L. Z., 17 anni, residente in una frazione di Cittadella, avrebbe compiuto. Ha premuto l'ultimo tasto dell'ascensore ed è salito sulla sommità dell'hotel.



All'ottavo piano, quasi 30 metri d'altezza, dove si trova il ristorante panoramico. È l'edificio più alto della città murata, anche più dell'ospedale. Un hotel storico, il primo di grandi dimensioni costruito in città. È uscito sul terrazzo, si è affacciato sul lato sud, quello dell'ingresso, ha scavalcato la balaustra in ferro e si è lasciato cadere finendo sulla grande terrazza al primo piano dove c'è la sala convegni, e dov'era in corso un incontro professionale per parrucchieri.



Terribile la scena che hanno visto i presenti dalle ampie vetrate. Una delle partecipanti ha cercato di prestare i primi soccorsi. Immediato l'intervento di una unità mobile di rianimazione, ma per il giovane purtroppo non c'era nulla da fare. Nessun dubbio per i carabinieri di Cittadella intervenuti per i rilievi di legge. Non si tratta di incidente. Non è stato trovato nessun messaggio, nemmeno nell'abitazione, che giustificasse un gesto del genere, ma gli elementi raccolti non lasciano aperte altre ipotesi diverse da quelle dell'addio volontario. Sui motivi si paventa una delusione sentimentale.



Ai militari l'ingrato compito di avvisare la famiglia. Una famiglia assolutamente per bene come del resto lo era L. Z. che frequentava un istituto superiore di Cittadella e che suonava il clarinetto nel coro parrocchiale come aveva fatto anche domenica. Nulla nel suo comportamento che facesse trasparire quanto avvenuto a metà del pomeriggio di ieri.



Per questo la notizia diventa ancora più sconcertante, incredibile da considerarsi vera. Molti i parenti e gli amici accorsi dalla famiglia, papà, mamma e una figlia di qualche anno maggiore di L.Z. mentre la notizia si diffondeva via via in tutta la cittadina con il sindaco che in segno di lutto ha deciso di annullare i fuochi d'artificio di fine Fiera.



Molto provato anche il parroco della frazione in un cui viveva il giovane: «Annullare i fuochi è stata la scelta migliore. In questo momento davanti ad un fatto come questo la cosa migliore è il silenzio e la riflessione».
Ultimo aggiornamento: 17:57

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