PADOVA - Del dna, ancora da analizzare, è stato prelevato sotto le unghie di Domenico Maurantonio, il 19enne studente del liceo Nievo di Padova morto precipitando lo scorso 10 maggio da una finestra al quinto piano dell'albergo in cui alloggiava con i compagni di classe durante una gita a Expo. Il dato, per ora, non aggiunge granchè all'inchiesta in corso per accertare la dinamica della morte dello studente, perché ancora non è stato nemmeno possibile accertare se si tratti di dna della vittima stessa o di altre persone.
Secondo indiscrezioni sulla nota inviata dai consulenti incaricati degli accertamenti in procura, si tratterebbe di una quantità di dna definita «scarsa».
Nello stomaco di Domenico Maurantonio è stato trovato dell'alcol, che doveva ancora essere assorbito dal sangue.
È quanto emerge dall'autopsia svolta sul corpo dello studente padovano, i cui esiti, va sottolineato, sono ancora parziali. Nei giorni scorsi era uscita l'indiscrezione che il tasso alcolemico rilevato nel sangue del giovane era di un grammo per litro. Una quantità definita moderata, ma comunque sufficiente a portare alla sospensione della patente, fa notare un investigatore. Nel corpo del ragazzo non sarebbero state riscontrate, invece, tracce di droga che potrebbero averne alterato le percezioni. Si attendono in ogni caso gli esiti complessivi degli accertamenti tossicologici, medico legali e genetici disposti dal pubblico ministero Claudio Gittardi, sul cui tavolo non è nemmeno arrivata la relazione parziale prevista in questi giorni, ma solo alcune note con alcuni dati che vengono sottolineati dai consulenti.
