«Toglietemi la multa», il politico
grillino smascherato dai documenti

Mercoledì 28 Settembre 2016 di Alda Vanzan
Simone Scarabel e le due lettere in carta intestata inviate ai Comuni
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VENEZIA - Prima ha detto che era solo «fango». Poche ore dopo ha capitolato: Simone Scarabel, il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle in Veneto beccato dall’autovelox sulla Romea, ha annunciato di aver pagato giusto ieri la multa per eccesso di velocità.

Il post di "difesa" su Facebook (poi sparito) con il solo ricorso al giudice


Fino alla sera prima sosteneva di aver solo fatto un ricorso al giudice di pace tramite l’avvocato, glissando sulle due lettere scritte su carta intestata del gruppo consiliare inviate ai sindaci di Codevigo (dove è stato multato) e di Arzergrande (dove ha sede il comando della polizia locale) per farsi annullare il verbale. Oltre alla richiesta di annullare la multa, il consigliere regionale del M5s aveva però inviato anche un’altra lettera, in data 22 agosto, sempre su carta intestata del gruppo, per avere una serie di documenti, il cosiddetto "accesso agli atti". In quanto consigliere regionale ha fatto 34 richieste. E proprio il punto 34 è una "perla": «Si fa presente, per quanto all’art. 97 della Costituzione "I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione", le cui inadempienze sono state condannate dalla Cassazione». Cosa avrà voluto dire Scarabel?...
 

 






 

Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 14:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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