Scacco matto: Obiettivo Risarcimento rientra rientra da Napoli con il 13esimo scudetto

Mercoledì 3 Maggio 2023 di Giovanni Pellecchia
La squadra di Obiettivo Risarcimento

PADOVA - La Padova degli scacchi si conferma “regina” d’Italia. Lunedì la squadra di Obiettivo Risarcimento, al termine di una settimana di battaglie su scacchiera, si è infatti aggiudicata la 54. edizione del campionato italiano Master che si è tenuta nella suggestiva cornice di Palazzo dell’Ostrichina a Bacoli (Napoli).
Per la formazione del circolo scacchistico “Guido Cortuso”, che si conferma così in assoluto la più titolata d’Italia e campione in carica da sei anni di fila, si tratta del tredicesimo scudetto complessivo. Un traguardo davvero prestigioso, reso possibile dall’abnegazione del suo storico presidente Gaetano Quaranta e dal consolidato sostegno dell’azienda di Villorba, leader in Italia nel tutoring per ottenere il giusto risarcimento da danno alla persona derivante da errore medico, dei due fratelli Paolo e Roberto Simioni (questo divenuto a sua volta, dall’ottobre scorso, presidente onorario del circolo). Obiettivo Risarcimento Padova, oltre che la società più titolata d’Italia è anche l’unica del nostro Paese (ed una delle tre sole a livello di Europa Occidentale) che può vantare nel suo palmarès la conquista dell’European Chess Club Cup, la Champions League degli scacchi (nel 2019 in Montenegro).
Il successo ottenuto in una città totalmente avvolta d’azzurro, che attende sognante lo scudetto del Napoli nel calcio, è stato però tanto più bello quanto più ad un certo punto della finalissima persino insperato.

Ottenuto lunedì mattina, appunto, nella finale tricolore contro il Worldtradingclub 64 Modena, riedizione di quelle disputate già nei due anni precedenti (oltre che sfida vinta dai padovani nel corso della manifestazione), grazie al grande maestro ed olimpionico “azzurro” Alessio Valsecchi che ha saputo ribaltare la partita con Ladron regalando il titolo.

FAVORI DEL PRONOSTICO

Durante la competizione Obiettivo Risarcimento, che era inevitabilmente la favorita fin dalla vigilia potendo schierare due stranieri del calibro di Aleksandr Aleksandrovic Predke, 29enne grande maestro russo e numero 1 del torneo, e del 25enne grande maestro argentino Alan Pichot, considerato il più grande talento del suo Paese degli ultimi 30 anni, ha tenuto fede alle aspettative.
Padova si è aggiudicata con grande autorevolezza i primi sei turni: nell’ordine contro Il Grifone Arzignano, Scacchistica Cerianese Monza Brianza, Grandi Scacchi Montebelluna, Don Pietro Carrera Catania, Arzachess Costa Smeralda e appunto la stessa Modena. Ottenuta la qualificazione alla semifinale play off, a punteggio pieno con due turni d’anticipo, ha perso il settimo ininfluente turno con Chieti quando però ha schierato due giocatori “amatoriali”: Cristiano Quaranta e Marco Massironi (rispettivamente partita “patta” e persa). In semifinale, invece, Padova ha avuto la meglio soltanto agli spareggi tecnici sull’altra temuta rivale Lazio Scacchi (dopo che il tempo “classico” si era concluso 2-2), squadra afferente alla Lazio Calcio.
«Una vittoria decisamente sofferta e proprio per questo ancora più bella - sottolinea proprio il capitano Cristiano Quaranta - In finale, ad un certo punto, avevamo praticamente perso. Personalmente, da padovano, una soddisfazione doppia: ho esordito in una finale; ora posso dire di aver giocato con Padova in tutte le serie, a partire dalla serie D, da dove è iniziata la scalata».
Questi i sette scacchisti schierati: Aleksandr Aleksandrovic Predke, Alan Pichot, Alessio Valsecchi, Sabino Brunello, Danyyil Dvirnyy, Cristiano Quaranta e Marco Massironi.

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