Padova. Rissa tra ragazzini per il campo da basket. Minorenni feriti, 7 indagati, botte con tirapugni e spray al peperoncino. Zaia: «Baby gang, fenomeno da trattare come priorità»

Lo scontro è avvenuto in piazza De Gasperi lo scorso 20 gennaio. A fronteggiarsi giovani tutti tra i 15 e i 16 anni

Martedì 30 Gennaio 2024
Padova. Rissa tra ragazzini per il campo da basket

PADOVA - Rissa tra una ventina di ragazzi con tanto di tirapugni e spray al peperoncino, e per cosa? Per "il possesso" del campetto di basket in piazza De Gasperi. Nella violenta bagarre sono rimasti feriti tre giovani: un ragazzino di 16 anni che si è fratturato il setto nasale, un altro con trauma cranico e un terzo con contusioni ovunque. Il fatto è avvenuto il 20 gennaio scorso. Risultano indagati sette minorenni. L'accusa formulata dalla Procura dei minorenni di Venezia è di rissa, porto illegale di armi (tirapugni e spray urticante). Il questore di Padova, Marco Odorisio, vista la gravità dei fatti ha attivato la Divisione Anticrimine per effettuare l'istruttoria che porterà all'applicazione di misure di prevenzione personale nei confronti dei ragazzi coinvolti.

Una delle opposte fazioni aveva progettato di compiere una nuova spedizione punitiva, ma è stata intercettata e fermato dalla squadra Mobile euganea. 

Cosa è successo

I due gruppi si sono prima affrontati in un'area giochi aperta al pubblico di piazza De Gasperi e poi le aggressioni sono proseguite dentro e fuori di un ritrovo per giovani. I minori sono stati individuati dai filmati da vari sistemi di video sorveglianza e i fatti sono stati confermati da testimoni tra cui le vittime i cui genitori hanno presentato denuncia. 

Scontro tra ragazzi italiani e seconde generazioni

Una sorta di sfida violenta che vedeva da una parte ragazzi italiani e dall'altra giovani italiani di seconda generazione, tutti di un'età tra i 15 e i 16 anni. E dopo quell'aspro contrasto in rete alcuni dei partecipanti aveva preannunciato altre ritorsioni.

La spedizione punitiva

La polizia che stava monitorando anche i social è intervenuta quando ha visto che uno degli indagati aveva dato vita ad una chat ove si ipotizzava di compiere una nuova ed imminente spedizione punitiva sempre in danno dell'altro gruppo di minori. La mobile, su disposizione dalla Procura per i Minorenni, ha deciso di compiere delle perquisizioni nelle varie abitazioni sequestrando ad alcuni degli indagati i telefoni cellulari, un manganello telescopico in metallo e altro materiale che è ancora al vaglio degli investigatori che stanno cercando di identificare gli altri partecipanti.

Baby gang, il duro commento Zaia

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, fa un appello perche sià arginato il fenomeno delle baby gang «è priorità - dice - per non cadere in facili generalizzazioni sui giovani». «Ancora una volta - rileva Zaia - ci giunge, in questo caso da Padova, la notizia di una situazione di criticità che vede protagonisti dei giovanissimi».

Il fenomeno delle baby gang è presente nei centri del Veneto e, pur non avendo estremi di grave allarme sociale, deve essere trattato come una priorità

«E questo sia per la sicurezza a cui tutti i cittadini hanno diritto sia per non creare un'immagine facile a generalizzazioni sui nostri ragazzi che, nella stragrande maggioranza, sono occupati con responsabilità nello studio, nel lavoro e nel volontariato e con il loro impegno indicano la via, molto spesso, a tutta la società».

«Ringrazio il questore Odorisio, la Magistratura inquirente e tutto il personale impegnato nell'operazione - conclude Zaia -. Mai come in questo genere di interventi l'impegno delle Forze dell'Ordine assume il suo grande rilievo di vicinanza al cittadino e il suo ruolo di educazione alla legalità, vista l'età dei protagonisti. Un ruolo prioritario per tutte le Istituzioni che hanno il dovere di impegnarsi per il futuro della società».

Le dichiarazioni del vicesindaco Micalizzi e dell'assessora Colonnello

«La rissa fra gruppi di ragazzini è ovviamente un segnale di disagio che non può essere trascurato - ha detto Andrea Micalizzi, vicesindaco di Padova con delega ai Lavori pubblici - Per fortuna, si tratta di piccoli gruppi, la maggior parte degli adolescenti e dei ragazzi che animano questo spazio sportivo pubblico e gratuito, così come degli altri numerosi che abbiamo realizzato in città sono lontanissimi da ogni atto violento e usufruiscono con soddisfazione e continuità della possibilità di fare sport. Dobbiamo come istituzioni, scuola, famiglia, avere più attenzione per queste fasce di adolescenti che manifestano un disagio comportamentale. Serve certamente attenzione da parte delle forze dell’ordine, ma prima di tutto un supporto psicologico attraverso strutture specializzate nell’affrontare questo tipo di disagi. Non dobbiamo minimizzare ma neppure ingigantire quanto accaduto. Serve equilibrio da parte di tutti. Mi rivolgo alle famiglie, non abbiate paura o vergona nel chiedere un aiuto se capite che vostro figlio si muove in questi ambiti border line. Non è facile neppure da genitori trovare il modo adatto di disinnescare questi comportamenti. Come amministrazione ragioneremo su azioni specifiche per affrontare il tema. Lo sport e le piastre sportive sono e rimangono un luogo sano e positivo di aggregazione e relazioni sociali. La riqualificazione di Piazza De Gasperi ha dato e sta dando risultati positivi, ovviamente faremo in modo che questa positività rimanga e anzi si rafforzi».

L’assessora al Sociale Margherita Colonnello ha aggiunto: «Quanto accaduto ci attiva nuovamente nel senso della gestione del disagio giovanile. Attiveremo l’opportuno dialogo con le forze dell'ordine per la conoscenza e eventuale presa in carico dei minori interessati. Se è vero che il disagio attraversa trasversalmente questa generazione, laddove esploda in forme violente va gestito in modo specifico, evitando inefficaci generalizzazioni. Il servizio sociale in tal senso attiva un servizio specifico di animazione di strada che due giorni a settimana si reca nei luoghi di ritrovo dei ragazzi, in centro e nei quartieri, per incentivare il contatto con adulti di riferimento».

Ultimo aggiornamento: 18:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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