Studenti pro Palestina tentano di irrompere nelle aule dell'Università di Padova, porte sprangate e lezioni sospese. La rettrice: «Azione prevaricatrice»

Usciti dalle tende che da venerdì occupano i cortili del palazzo, hanno provato a interrompere gli insegnamenti di Giurisprudenza

Lunedì 13 Maggio 2024 di Marco Miazzo
Protesta

PADOVA - Si accende la protesta pro Palestina all’Università di Padova, che ha causato questa mattina, 13 maggio, disagi nel regolare svolgimento delle lezioni di Giurisprudenza a Palazzo Bo. Sono le 8 e mezza quando dalle tende, che da venerdì occupano i cortili dell'edificio, gli universitari filopalestinesi hanno provato ad entrare nell’ala del palazzo dove si tengono le lezioni di Giurisprudenza, trovando tutti gli ingressi sbarrati dagli agenti della sicurezza.

Il tentativo di irrompere, lezioni sospese

L’intento degli universitari in protesta era di interrompere fisicamente il regolare svolgimento delle lezioni, per invitare i colleghi di giurisprudenza ad aggiungersi alla protesta. «Oggi nessuno al Bo deve poter far lezione come se niente fosse – afferma Riccardo Fasano, portavoce dell’Assemblea universitaria per la Palestina -. A Gaza c’è in atto un genocidio e nessuno può ignorare questa cosa facendo lezione come se nulla fosse». Trovandosi tutti gli ingressi alle aule sbarrati gli universitari sono tornati nel cortile nuovo del Bo e sotto le finestre dove si stavano svolgendo le lezioni hanno intonato cori a suon di tamburo. Il baccano ha costretto molti docenti a passare alla modalità duale, erogando le lezioni anche online per i tanti studenti che non sono riusciti ad accedere alle aule.

Altri ancora hanno preferito sospendere del tutto le lezioni per due giorni.

La rettrice: "Azione prevaricatrice"

«L’occupazione studentesca iniziata nei giorni scorsi ha svelato, in maniera inequivocabile, la sua natura prevaricatrice. – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Voglio ringraziare docenti e personale tecnico-amministrativo per la loro enorme disponibilità che ha permesso di garantire, grazie alla modalità duale, la regolarità delle lezioni. Totale solidarietà a studentesse e studenti che hanno subito qualsiasi tipo di disagio dovuto alla violenza degli occupanti: li ringrazio per la pazienza e ricordo che l’Università è rappresentata solo ed esclusivamente da loro. Non lasceremo che la prevaricazione di un manipolo di studenti, accompagnati da persone che nulla c’entrano con l’accademia, possa impedire il diritto inviolabile alla formazione della nostra comunità studentesca. Domani, martedì 14 maggio, in Senato Accademico, sommo e unico luogo in cui si prendono le libere e democratiche decisioni d’ateneo, verrà presentata una delibera, prevista da settimane, che si occuperà della situazione di Gaza senza però cedere ad alcuna forma di boicottaggio dei rapporti con gli atenei israeliani. La storia dell’Università di Padova insegna e ci ricorda come l’ateneo abbia gli anticorpi per resistere a qualsiasi forma di violenza».

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Ultimo aggiornamento: 17:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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