«Non riconosco l'Italia» e mostra
la "patente veneta": condannato

Giovedì 17 Novembre 2016
Gabriele De Pieri
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LOREGGIA - Dieci giorni di detenzione domiciliare. Questo il provvedimento emesso dal Giudice di sorveglianza di Venezia nei confronti di Gabriele De Pieri, 49 anni, originario di Castelfranco Veneto, residente a Loreggia
La notifica è avvenuta ieri da parte dei carabinieri della stazione di Piombino Dese. Effetto della denuncia avvenuta nel 2011 da parte dei carabinieri della stazione di Campodarsego, che lo avevano fermato in auto. Alla classica domanda patente e libretto, De Pieri aveva esibito il permesso di guida perfettamente plastificato emesso dalla Repubblica Veneta, quella che lui riconosce, pur essendo in possesso, quella volta non l'aveva con lui, di quella italiana che però De Pieri non riconosce.
Così ha fatto anche con la carta d'identità in un altro episodio, era il maggio di quest'anno, quando fermato a Bolzano Vicentino, ha esibito il documento emesso dalla Repubblica Veneta. In questo caso però la situazione è stata differente rispetto a quella di cinque anni prima e sotto gli aspetti giuridici molto più seria. Per fermarlo mentre era alla guida della sua auto, c'era stato bisogno di inseguirlo. Poi una volta bloccato, è nato un parapiglia con De Pieri che innestando la retromarcia ha quasi investito un militare e per questo era stato bloccato dagli altri e tratto in arresto con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali volontarie e rifiuto di fornire le proprie generalità. 
Gabriele De Pieri è noto indipendentista che si batte per il riconoscimento del popolo veneto richiamandosi al diritto di autodeterminazione. Nel 2014 ha avanzato una istanza alle Nazioni unite.
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