Van Gogh, Degas, Monet. A Padova la collezione Mellon

Venerdì 25 Ottobre 2019 di Maria Grazia Bocci
Van Gogh, Degas, Monet. A Padova la collezione Mellon in mostra a Palazzo Zabarella
PADOVA - Affascinanti e molto glamour, sono stati uniti per cinquant'anni di matrimonio da una comune passione: quella per l'arte. Senza però rinunciare a coltivare le proprie. Lui amante dei purosangue e di corse, lei di giardinaggio, arredamento e d'alta moda. Basti aggiungere che Paul Mellon e Rachel Lambert, detta familiarmente Bunny, erano tra le cinque coppie più ricche d'America, coltissimi e dotati di grande gusto, per capire come siano riusciti a costruire una collezione che è una carrellata di autentici capolavori, soprattutto grazie alla convinta inclinazione di lei per l'arte francese. Da domani e fino al 1. marzo le 73 opere di trenta artisti - 65 dipinti e otto sculture - rimaste appese nella loro lussuosa dimora fino al 2014 (anno della morte di Bunny a 103 anni), si potranno ammirare a Palazzo Zabarella di Padova. Arrivano in città da Richmond grazie alla Fondazione Bano che, dopo il Mirò dello Stato portoghese e gli Impressionisti dello Stato danese (oltre 250 mila visitatori), conclude con questa  mostra Van Gogh, Monet, Degas. The Mellon Collection of French Art from the Virginia Museum of Fine Arts la trilogia dedicata al grande collezionismo divenuto patrimonio pubblico.

LA STORIA
Marito e moglie dal 1948, Paul, figlio dell'imprenditore Andrew Mellon, banchiere e segretario al Tesoro degli Stati Uniti, papà della National Gallery Art di Washington nel 1937, e Bunny, nipote dell'inventore del colluttorio Listerine e figlia del proprietario dell'industria di rasoi Gillette, hanno unito in una vita che sa di romanzo l'amore per l'arte, il mecenatismo e la filantropia: circa duemila le opere donate ai grandi musei americani. Per se stessi sceglievano pezzi che rispecchiavano la loro personale sensibilità. «Era una coppia straordinaria, contraria all'ostentazione - spiega Federico Bano, presidente dell'omonima Fondazione - In questa mostra, abbiamo ricreato quell'atmosfera intima e personale che si respirava nella loro casa, frequentata dagli amici dell'alta società».

LE OPERE
La visita è un'elegante incursione tra le pareti domestiche, frequentate anche dalla Regina Elisabetta, di questa coppia di eccezionale gusto: dai cavalli di Degas, Delacroix e Géricault si passa ai fiori di Morisot, Sisley, Redon, Van Gogh (tre i quadri del genio olandese, tra i quali il rarissimo Le Margherite), all'amata Parigi rutilante o meno nota di Bonnard o Utrillo per arrivare a ritratti informali, volti colti nelle loro case o nei loro giardini, di Courbet, Monet, Renoir, Cèzanne. L'amore per la vela, il mare, l'acqua (tra le varie case ce n'era una anche ad Antigua), spicca nelle opere di Caillebotte o Boudin. A un'esperta di interior design come Bunny (consigliò la cara amica Jacqueline Kennedy sull'arredo della Casa Bianca e ne curò il Roseto) non potevano mancare le vedute d'interno: ed ecco i Matisse e i Gauguin fino a La cassettiera cinese, natura morta cubista di Picasso.

Dopo un tour per la campagna francese, la mostra si chiude con una selezione di opere impressioniste: due paesaggi di Monet, un ritratto di Renoir e una delle celeberrime ballerine tristi di Degas, che troneggia nella sua teca con la sua tragica storia. Un viaggio nella più sofisticata e ricercata bellezza tra Ottocento e Novecento, passando per l'imprescindibile Impressionismo.
Maria Grazia Bocci
Ultimo aggiornamento: 13:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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