Scuola guida, effetto virus: saltati settemila esami

Sabato 16 Maggio 2020 di Gabriele Pipia
Scuola guida, effetto virus: saltati settemila esami
PADOVA - Si sono fermati a fine febbraio ma devono ancora ripartire. E questa volta la parola “Stop” non è un semplice cartello stradale, magari oggetto di una domanda d’esame. «Qui ci sono 250 dipendenti in cassa integrazione, ma anche tanti ragazzi che senza prendere la patente non troveranno mai un lavoro» ricorda Vittorino Paggiaro, andando subito al nocciolo della questione. Per il presidente del Consorzio delle Autoscuole padovane, che raggruppa 61 titolari con 90 attività, non c’è più tempo da perdere. Anche istruttori e principianti devono, letteralmente, rimettersi in moto. «Fino ai primi di maggio del nostro settore non se ne è occupato nessuno - sottolinea Paggiaro, titolare di un’autoscuola a Sant’Angelo di Piove di Sacco -. Eppure in tutta la provincia ci sono cento attività e la perdita economica complessiva è di mezzo milione di euro». 
LO STOP
Le autoscuole padovane si sono fermate il 28 febbraio, pochi giorni dopo l’esplosione dell’emergenza Coronavirus in Veneto con i primi casi di Schiavonia e il focolaio di Vo’. Solo la settimana scorsa le prime agenzie hanno iniziato a provare a tornare alla normalità, portandosi nel portabagagli tanti interrogativi. «Ciò che chiediamo con forza - dice Paggiaro - è un protocollo di sicurezza con regole chiare per tutti. Per gli istruttori è necessario stare sul sedile passeggero anteriore perché abbiamo i secondi comandi, ma siamo sicuri che bastino guanti e mascherine? La Regione ha già dato delle indicazioni per farci ricominciare ma vogliamo che ce lo dicano il governo e il Ministero dei Trasporti: aspettiamo un documento ufficiale che aspettiamo arrivi la prossima settimana. Vogliamo capire cosa accade nel caso in cui un dipendente prenda il virus. Si va a vedere tutte le guide che ha fatto nell’ultima settimana e si vanno a fare i tamponi a tutti, interessati e familiari? Ce lo dicano con certezza». 
I NUMERI
Il consorzio delle Autoscuole padovane ha calcolato che da fine febbraio ad oggi sono saltati 3.200 esami di teoria e 3.800 di pratica. Settemila prove, dunque, comprese un migliaio per conseguire il Cqc, certificato di qualifica per i conducenti di bus, mezzi pesanti altri mezzi come gli scuolabus. Una patente comporta un introito, per le autoscuole, di circa 800 euro. «Per ora non ho sentito parlare di posti di lavoro a rischio - prosegue Paggiaro - ma non c’è dubbio che bisogna ripartire, con regole certe, il prima possibile. Qualcuno ha già provato a ripartire, intanto stiamo facendo continue videoconferenze per tenerci aggiornati». 
LE ASSICURAZIONI
Gli effetti del Covid, intanto, si fanno sentire anche su chi la patente già ce l’ha. Con l’avvio della Fase 2 e il graduale ritorno alla normalità molti automobilisti dovranno fare i conti con il rinnovo dell’RC auto. Come emerso dall’osservatorio di Facile.it, il costo dell’assicurazione continua a calare. Se già a marzo 2020 i premi medi rilevati in Veneto hanno iniziato a risentire del lockdown (-9,53% su base annua), ad aprile 2020 la diminuzione è stata ancor più importante, con un eloquente -16,83% rispetto allo stesso mese del 2019. Il dato è ancor più rilevante se si considera che la riduzione nazionale è stata pari al 15,04%. In valori assoluti significa che, lo scorso mese, per assicurare un veicolo a quattro ruote in Veneto occorrevano, in media, 379,05 euro, vale a dire ben 76 euro in meno rispetto ad aprile 2019. A Padova il calo è stato del 17,22%, con un premio medio fermo a 390,87 euro.
Il dato emerge dall’analisi di un campione di oltre 600 mila preventivi fatti in tutta la regione, area padovana ovviamente compresa. «Come avevamo previsto il calo rilevato a marzo era solo l’inizio di un trend al ribasso ancora più importante, confermato dai dati di aprile - spiega Diego Palano, managing director assicurazioni di Facile.it - tuttavia con buona probabilità la curva si invertirà presto soprattutto perché, con l’interruzione graduale della quarantena e i nuovi limiti imposti al trasporto pubblico, il numero delle auto in circolazione tornerà ad aumentare».
Gabriele Pipia
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Ultimo aggiornamento: 07:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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