Marco Paolini e Andrea Segre
a sostegno dei rifugiati di Don Gallo

Domenica 28 Dicembre 2014
Marco Paolini e Andrea Segre a sostegno dei rifugiati di Don Gallo
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PADOVA - Questa sera Andrea Segre e Marco Paolini a sostegno dei rifugiati di Casa Don Gallo. Appuntamento alle 20.30 al Multisala Astra, in via Tiziano Aspetti 21, per la proiezione di Come il peso dell’acqua.



Io e Marco Paolini - scrive Andrea Segre - presenteremo il nostro ultimo lavoro Come il peso dell'acqua, prodotto e trasmesso da RAI3 il 3 ottobre scorso per l'anniversario della tragedia di Lampedusa in cui persero la vita 366, o meglio altre 366 persone in viaggio verso l'Europa.



Abbiamo deciso di organizzare questa serata per dare voce a Casa Don Gallo, un'importante realtà di solidarietà che da un anno a Padova dà risposta al bisogno di ospitalità e accoglienza di circa 50 rifugiati che dal marzo 2013, dopo la fine della cosiddetta Emergenza Nord Africa, erano rimasti senza un tetto. Sono persone, provenienti da 12 diversi paesi africani, a cui lo Stato Italiano ha riconosciuto un permesso di soggiorno per protezione umanitaria, ma che, come troppi altri rifugiati nel nostro Paese, non ricevono alcun tipo di sostegno pratico di integrazione nel tessuto sociale ed economico del Paese. L'associazione Razzismo Stop e altri soggetti della solidarietà civile hanno aiutato i 50 rifugiati ad entrate in una villetta liberty in Via Tommaseo abbandonata da alcuni anni dopo il fallimento della ditta che vi risiedeva. Lo hanno fatto perché a Padova sono pochissimi gli spazi di accoglienza per chi, pur avendo il diritto alla protezione internazionale, non ha strumenti per garantirsi una sistemazione abitativa degna e sicura. Non sono parole, ma fatti. Quanti sanno che nella nostra città i posti letto in progetti di integrazione per rifugiati sono stati per anni 16 e solo dall'anno scorso, in seguito ad un necessario provvedimento nazionale di allargamento del Servizio Centrale di Protezione per Rifugiati (SPRAR è la sigla tecnica), 27. 27 posti letto in tutta la Provincia di Padova. 1 posto letto ogni 38mila abitanti. Una cifra non certo impegnativa, che meriterebbe un serio cambiamento viste le inevitabili e naturali pressioni demografiche che provengono dalle aree di crisi che circondano l'Europa. Padova dovrebbe avere non la paura di Casa Don Gallo e di finti allarmi ebola, ma il coraggio di creare una Casa dei Diritti e dell'Accoglienza. Sento già i vostri commenti: “eh sì, ma l'Europa dovrebbe fare di più!”. Mi spiace, ma molto di più fanno gli altri Paesi europei di dimensioni simili all'Italia e moltissimi sono i fondi europei arrivati in questi anni in Italia proprio per allargare i posti di accoglienza. Ma questo non si dice. Come molte, troppe altre cose.



Questa sera vogliamo provare a dirle, non solo proiettando il nostro film, ma anche incontrando gli ospiti di Casa Don Gallo, per capire le loro storie e per lanciare insieme a loro tre inviti alla città.



Il primo al Comune di Padova: dato che gli ospiti di Casa Don Gallo hanno tutti un permesso di soggiorno, concediamo subito loro la residenza in città, che invece ancora non hanno. Questo li aiuterà a integrarsi in una città in cui vivono ormai da oltre tre anni.



Il secondo a tutti i cittadini: i rifugiati di Casa Don Gallo da alcun mesi realizzano panche, tavoli e sedie di legno: andate a vederle e se vi servono compratele, aiuterete la vostra città ad essere più aperta e solidale.



Il terzo a studenti e professori di scuole e università: organizzate proiezioni di Come il peso dell'acqua invitando i rifugiati di Casa Don Gallo a raccontare le loro storie. Come? Scrivete a distribuzione@zalab.org o a rspadova@libero.it
Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 13:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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