PADOVA - Quel volo dal quinto piano dell’hotel Leonardo da Vinci di Milano è ancora avvolto nel mistero. La morte del liceale padovano di 19 anni Domenico Maurantonio è diventata un giallo, perché sono passate due settimane dalla tragedia e gli inquirenti non hanno ancora idea di cosa sia accaduto.
Le uniche certezze, al momento, sono che Domenico è stato trovato privo di vita la mattina del 10 maggio intorno alle 8 da un imbianchino vicino alla scala a chiocciola esterna dell’albergo.
Venerdì, nel più assoluto riserbo, la Squadra mobile meneghina ha tenuto sotto torchio a Milano ancora i compagni di classe di Domenico, ma nulla. Non è uscito nessun dettaglio utile alle indagini. Così la procura milanese ha chiesto anche l’intervento della Mobile di Padova e in settimana verranno sentiti 10 ragazzi della 5F sempre del liceo scientifico Nievo come Domenico e anche loro in gita a Milano per visitare i padiglioni dell’Expo. È possibile che questi studenti abbiano visto o sentito qualcosa.
Appare infatti impossibile agli inquirenti che nessuno si sia accorto di un corridoio, quello al quinto piano dell’albergo dove c’era la camera di Domenico, cosparso di feci. Ed è ancora più incredibile che i due diciottenni compagni di stanza di Domenico, la mattina del 10 maggio siano usciti dalla camera non vedendo gli escrementi e non sentendo alcun tanfo, scendendo invece come se nulla fosse a fare colazione. E solo nel grande salone al piano terra dell’hotel si sarebbero resi conto della mancanza di Domenico. A un professore avrebbero detto: «Domenico non è venuto a colazione e non c’è neppure in stanza». E perché non dire al docente di un intero corridoio pieno di feci? E poi un corpo che precipita dal quinto piano all’impatto con l’asfalto produce rumore. Nessuno ha udito?
Tutte domande a cui non sono state fornite risposte sufficienti agli investigatori. Tuttavia la polizia scientifica ha raccolto campioni di tutte le tracce di escrementi trovati nel corridoio dell’hotel e adesso saranno messe a confronto con i Dna degli studenti presenti quella domenica mattina proprio al quinto piano dell’albergo. Quelle feci potrebbero non essere solo di Domenico.
Intanto i dirigenti scolastici di Padova e provincia hanno prodotto un documento di solidarietà nei confronti della famiglia di Domenico e della preside del liceo scientifico Nievo. "I dirigenti scolastici esprimono la loro vicinanza alla famiglia di Domenico Maurantonio, colpita in modo tragico negli affetti più cari con un abbraccio silenzioso e discreto e la più sincera ed affettuosa solidarietà al liceo Nievo nelle persone della dirigente scolastica Maria Grazia Rubini, dei suoi collaboratori, degli insegnanti e degli studenti. Desideriamo essere vicini alla nostra collega, sostenendola nel suo difficile (ora difficilissimo) ruolo di garante, guida, punto di riferimento del liceo».