Perquisita la caserma dove lavora
il maresciallo compagno di Debora

Venerdì 29 Aprile 2016
Perquisita la caserma dove lavora il maresciallo compagno di Debora
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PADOVA - C’è un altro colpo di scena nel delitto di Isabella Noventa. Ieri, in tarda mattinata, gli uomini della Squadra mobile si sono recati al comando provinciale dei carabinieri per perquisire parte degli uffici frequentati dal maresciallo Giuseppe Verde. Il militare non è indagato, ma è il compagno di Debora Sorgato accusata da Manuela Cacco, la tabaccaia di Camponogara in provincia di Venezia, di essere l’assassina della segretaria di Albignasego. Il maresciallo, attualmente in convalescenza, fino a un mese fa si occupava di effettuare rilievi scientifici per l’Aliquota operativa, dove è in forza, e per il Nucleo investigativo. 

In particolare il maresciallo Verde repertava impronte digitali, tracce di polvere da sparo e gestiva l’eventuale richiesta all’autorità giudiziaria di immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza. Quindi seguiva l’iter dei campioni da lui repertati in una scena del crimine fino alla loro archiviazione o distruzione nell’inceneritore di San Lazzaro. Insomma, un ruolo di spicco tanto da essere impiegato al primo piano della palazzina di via Rismondo dalla sezione dell’Aliquota operativa e al secondo piano dal Nucleo investigativo. 

E i poliziotti della Mobile, ieri mattina, hanno passato al setaccio sia la sua postazione al primo piano e sia una sorta di armadietto, sempre da lui utilizzato, al secondo piano. Gli investigatori si sono concentrati soprattutto sul materiale usato dal maresciallo per effettuare i rilievi scientifici: quindi pennelli, guanti in lattice, polvere e adesivi per trovare le impronte digitali, solventi per cercare i resti della polvere da sparo e altro ancora. Alla fine hanno acquisito una serie di scritti dove lui racconta del suo rapporto sentimentale con Debora Sorgato. Spesso il maresciallo è stato impiegato per scovare le impronte digitali delle bande specializzate negli assalti ai bancomat.

Ma perchè a distanza di oltre due mesi dall’arresto di Debora Sorgato gli inquirenti solo ieri sono  andati sul luogo di lavoro del militare? L'altra sera a "Chi l’ha visto" si è parlato del carabiniere. Un caso? L’unica certezza è che lunedì sera 7 marzo il maresciallo ha chiamato i compagni dell’Aliquota operativa per perquisire l’armadio di casa sua utilizzato da Debora dove c'era una busta con 10mila euro in contanti e altre mazzette nascoste per altri 114 mila euro.

E sotto il piumone due pistole perfettamente efficienti

Ultimo aggiornamento: 15:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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