PADOVA - A sedici anni deve poter decidere autonomamente della propria vita. E non gli si può impedire di frequentare una dottrina religiosa. È il passo chiave della sentenza con cui la terza sezione civile della Corte d’Appello di Venezia ha messo la parola fine ad una lunga diatriba tra ex coniugi. Era stata la madre, una 48enne di Camposampiero, la prima ad avvicinarsi al movimento un paio d’anni fa. Alle lezioni di catechismo dei Testimoni di Geova si era recato anche il figlio quattordicenne. Quando era venuto a saperlo il padre del ragazzo, 52 anni, di Salzano, era andato su tutte le furie. Aveva rimproverato l’ex moglie per aver assunto la decisione senza informarlo preventivamente. E le aveva intimato di interrompere il «percorso di indottrinamento» almeno fino a quando il ragazzo non avesse raggiunto la maggiore età. La donna ha però tirato dritto per la propria strada ritirando il ragazzo dall’ora di religione a scuola...
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