PADOVA - Pugno duro del fotografo Oliviero Toscani e dei suoi legali: niente scuse ai padovani offesi dalle sue parole. Il pubblicitario, diventato famoso con le campagne per la Benetton, a febbraio è intervenuto alla trasmissione La Zanzara su Radio 24 e ha definito i veneti «Un popolo di ubriaconi e alcolizzati. Poveretti, non è colpa loro se nascono in Veneto - ha aggiunto magnanimo - Alcolizzati atavici erano i nonni, i padri, le madri. Il loro è un destino. Basta sentire l'accento veneto: è da ubriachi, da alcolizzati, da ombretta, da vino».
L'intervento a La Zanzara
Molti veneti per queste frasi si sono adirati con il fotografo e cinque padovani hanno deciso di querelarlo. Tra questi anche la padovana Renza Pregnolato che un paio di giorni dopo l’uscita in radio di Toscani, ha deciso di rivolgersi a un avvocato. «Sono andata al bar per la colazione - ha raccontato - e sfogliando il giornale mi sono accorta dell’articolo che riportava le offese di Toscani al popolo veneto e ho deciso di reagire. Mi sento veneta e ne sono orgogliosa. Sono nata a Vescovana in provincia di Padova e vivo a Padova e sono astemia. E così ho deciso di rivolgermi a un legale». E così i cinque padovani, tutti insieme, lo scorso 16 aprile sono finiti davanti al giudice di pace per avere giustizia. Ma il giudice ha deciso di avviare un tentativo di conciliazione.
Quindi un iter che si consuma attraverso l’ordine degli avvocati. E ai primi di settembre il legale dei cinque offesi e quello del fotografo, si sono presentati davanti a un avvocato conciliatore. L’obiettivo sarebbe stato quello di convincere Oliviero Toscani a chiedere scusa ai veneti attraverso una lettera da rendere pubblica sui giornali. Insomma, niente risarcimento in denaro ma solo un pentimento da parte del pubblicitario. Invece il legale di Toscani si è chiuso a riccio: niente scuse, niente soldi, niente di niente. Il fotografo e il suo avvocato vogliono tornare davanti al giudice di pace ed essere giudicati. Le parole di Oliviero Toscani in radio hanno causato malumori anche tra molti politici veneti, tra cui il presidente della Regione Zaia.
Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 08:07
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Molti veneti per queste frasi si sono adirati con il fotografo e cinque padovani hanno deciso di querelarlo. Tra questi anche la padovana Renza Pregnolato che un paio di giorni dopo l’uscita in radio di Toscani, ha deciso di rivolgersi a un avvocato. «Sono andata al bar per la colazione - ha raccontato - e sfogliando il giornale mi sono accorta dell’articolo che riportava le offese di Toscani al popolo veneto e ho deciso di reagire. Mi sento veneta e ne sono orgogliosa. Sono nata a Vescovana in provincia di Padova e vivo a Padova e sono astemia. E così ho deciso di rivolgermi a un legale». E così i cinque padovani, tutti insieme, lo scorso 16 aprile sono finiti davanti al giudice di pace per avere giustizia. Ma il giudice ha deciso di avviare un tentativo di conciliazione.
Quindi un iter che si consuma attraverso l’ordine degli avvocati. E ai primi di settembre il legale dei cinque offesi e quello del fotografo, si sono presentati davanti a un avvocato conciliatore. L’obiettivo sarebbe stato quello di convincere Oliviero Toscani a chiedere scusa ai veneti attraverso una lettera da rendere pubblica sui giornali. Insomma, niente risarcimento in denaro ma solo un pentimento da parte del pubblicitario. Invece il legale di Toscani si è chiuso a riccio: niente scuse, niente soldi, niente di niente. Il fotografo e il suo avvocato vogliono tornare davanti al giudice di pace ed essere giudicati. Le parole di Oliviero Toscani in radio hanno causato malumori anche tra molti politici veneti, tra cui il presidente della Regione Zaia.