Record per i musei di Padova, nel 2023 incassati oltre 4 milioni. Il sito più visitato? L'intramontabile Cappella degli Scrovegni

Superati i numeri del 2019, turisti arrivati da 80 Paesi di tutto il mondo

Sabato 13 Gennaio 2024 di Nicoletta Cozza
Turisti

PADOVA - Record che batte record. E i numeri del 2023 che "stracciano" quelli finora più performanti che avevano caratterizzato il 2019, prima della pandemia, con un milione di visitatori nel sistema museale complessivo, che comprende i poli del Comune e dell'Ateneo. Padova, dunque, ha chiuso lo scorso anno con risultati straordinari in termini di accessi ai poli culturali, con turisti arrivati da 80 Paesi di tutto il mondo, i quali hanno riempito alberghi, ristoranti e negozi. Numeri alla mano, a delineare il quadro sono stati ieri l'assessore Andrea Colasio, Federica Franzoso, capo settore Cultura, e Francesca Veronese, direttore dei Musei Civici agli Eremitani.

I NUMERI

Il primo dato è quello relativo alle sedi del sistema museale comunale, che comprende Cappella degli Scrovegni, Palazzo della Ragione, Casa del Petrarca ad Arquà, Oratorio di San Michele, Loggia e Odeo Cornaro e Museo del Risorgimento: ebbene, lo scorso anno gli introiti dai biglietti hanno permesso di incassare 4 milioni e 189mila euro, un milione in più rispetto al 2019 (+31,6%). Nel 2023 si sono registrati ben 593.079 ingressi, con un incremento di 42.014 presenze rispetto al 2022, con una crescita pari al 7,6%, valori che denotano un trend costante nella fase post-covid, addirittura con un superamento di quelli rilevati pre-pandemia. Nello specifico, rispetto al 2019, quando si era evidenziato il record assoluto di visitatori, si ha un incremento di 28.548 unità, pari al 5,1%. Particolarmente rilevanti le performance della Cappella degli Scrovegni, dove nel 2023 sono entrate 326.527 persone, con un incremento sull'anno precedente di 19.611 unità, pari al più 6,4%. Peraltro nel 2022 si era fatto meglio che nel 2019 con 297.274 utenti, e di conseguenza sempre nel 2023 si è evidenziato rispetto al 2019 un incremento di 29.254 persone, pari al 9,8%. Non meno significativi i traguardi del Palazzo della Ragione: l'anno scorso ha accolto 156.689 persone, con un aumento sul 2022 di 17.525 unità, pari al 12,6%. Più contenuta la crescita rispetto al 2019, più 582 accessi cioè un più 0,4%, ma se si considerano solo i visitatori paganti lo scenario cambia: nel 2019 gli ingressi a titolo oneroso erano stati infatti 90.612, mentre nel 2023 i paganti risultano 126.070 e pertanto la crescita è di 35.458 unità, pari a un più 39,1%. I padovani che sono entrati gratis ad agosto e a dicembre sono stati 67mila 329. Per quanto concerne gli incassi si riscontra a Palazzo della Ragione un più 41,6% (più 177.219). Notevoli i risultati della Casa si Petrarca: i visitatori nel 2023 sono stati 52.082, record assoluto: rispetto all'anno precedente sono 4.600 in più (+ 9,7%) e considerando i soli paganti l'incremento è pari al 6,2%. Buono pure il bilancio dell'Oratorio di San Michele, ultima tappa della Urbs Picta: nel 2023 è stato visto da 5.503 persone, con un'impennata rispetto al 2022 di 271 unità (più 5,2%), e se il raffronto è con il 2019 la crescita è di 2.069 unità (più 63,5%). Invece I visitatori della Loggia e dell'Odeo Cornaro sono stati nel 2023, 2.997. In questo caso c'è un leggero decremento sia rispetto all'anno precedente (3.201), sia rispetto al 2019 (5.225), ma considerando esclusivamente i paganti il calo risulta più contenuto, riducendosi a 5 unità sul 2022 e a 784 sul 2019. Infine, nel corso del 2023 gli ingressi al Museo del Risorgimento al Pedrocchi sono stati 8.084, con un aumento significativo rispetto all'anno precedente pari al 38,7%, mentre resta il dato negativo rispetto al 2019, pari all'11,4%.

I COMMENTI

«Il Covid è stato un disastro per certi aspetti, ma anche un'opportunità - ha ricordato Federica Franzoso - perché la chiusura forzata ci ha dato il tempo di pensare a un Museo più fascinoso, rinnovato nella parte espositiva, nelle offerte didattiche e di eventi, con convenzioni finalizzate anche all'inclusione, in modo da conciliare arte, bellezza e salute».
«Il Museo - ha concluso Francesca Veronese - lo immaginiamo come un corpo che vive e si deve adattare ai cambiamenti che chiede la società. Stiamo lavorando su più piani, per far sì che interloquisca su vari fronti. Inoltre è stato avviato il restyling, rinnovando la collezione egizia con Belzoni, allestendo la sala dedicata all'Omino Mesopotamico, pezzo rarissimo. A breve inaugureremo lo spazio dedicato alla collezione etrusca e in futuro ci saranno altre novità per rendere ancora più gradevole la permanenza. La Pinacoteca ha visto la Croce di Giotto avere una sede consona e di recente abbiamo collocato diverse opere in terracotta.

Resta il problema che i servizi sono sottostimati rispetto alle necessità attuali: l'ingresso, per esempio, è inadeguato, e gestire i flussi in entrata e uscita in certi momenti non è facile. Infine i depositi potrebbero trovare una configurazione diversa e far spazio alla parte multimediale immersiva per gli Scrovegni». 

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