Boara Pisani. Chi era Alessandro, morto in un incidente a 21 anni: «Appassionato di moto, voleva diventare pilota»

Da poco si era diplomato all'Itis Viola di Rovigo, nell'indirizzo meccanica e meccatronica

Domenica 2 Luglio 2023 di Enrica Marchetto
Alessandro Magarotto

BOARA PISANI (PADOVA) - «Era bravo, stava sempre attento, non è possibile sia successa una cosa del genere». Occhi velati di pianto, voce strozzata dai singhiozzi. Gli amici di Alessandro non riescono a darsi pace per quel che gli è successo. Quella del 21enne per le moto era una passione sfrenata, in particolare per i Motard e per i paesaggi al tramonto. Una visione sportiva, ma anche romantica. Ma specialmente, a detta di tutti, portata avanti con la testa, senza imprudenza. Questa immagine racchiude e spiega chi era Alessandro Magarotto. Di una cosa sono tutti certi: Alessandro ha perso la vita facendo quello che più amava, ma questo non basta a lenire il dolore dei suoi genitori.

La passione per la moto

Alessandro abitava e frequentava il paese di Boara Pisani. Da poco si era diplomato all'Itis Viola di Rovigo nell'indirizzo meccanica e meccatronica.

Aveva amici in città, ma la sua compagnia di amicizie era nel padovano. Abitava vicino al campo sportivo del paese, proprio a pochi passi dal tragico incidente. Ragazzo sorridente, solare che amava la vita e gli amici. Non era inusuale vedere tutta la compagnia scorrazzare in moto tra le vie del paese e le "banche" dell'Adige di giorno e di notte, perché quello era il loro modo di divertirsi e stare insieme. Ragazzo semplice che si era da poco dato alla cura del suo corpo ottenendo in breve tempo ottimi risultati, il tutto per essere più performante con la sua due ruote. Da poco infatti faceva parte del team L30racing che lo portava a correre sulle piste in giro per l'Italia più blasonate.

«L'inizio di un sogno che stava diventando realtà» assicura Luca, un suo amico, perché Alessandro ci sapeva fare con le due ruote fin da quando era piccolo. Era un ragazzo conosciutissimo anche nella vicina Rovigo, molte le persone che gli volevano bene. Gli amici, ancora sconvolti per l'accaduto, lo descrivono come il classico bravo ragazzo, attento e scrupoloso che sapeva quello che faceva. «Amava ridere, andare alle feste anche se al momento l'obiettivo primario era sempre e solo la moto e diventare un pilota» assicura un altro giovane che ieri era lì sul posto dove il 21enne ha perso la vita. Aveva le idee chiare Alessandro, si voleva migliorare e conoscere sempre più i meccanismi delle due ruote e tutto il mondo dei motori. Non c'era spazio per altro al momento nella sua vita, come chiunque a quell'età è quasi la normalità. «Alessandro lascia un vuoto incolmabile per tutta una comunità che lo ha visto crescere e che se l'è visto portare via troppo presto. Non ci sono parole in questo casi per descrivere una perdita così grande di un giovane pieno di qualità e benvoluto da tutti» assicura il sindaco Andrea Gastaldello, che è al fianco della famiglia per sostenerli in questo momento così tragico. 

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