BASSA PADOVANA - La solitudine e la tristezza rischiavano di farlo morire, ma un vicino di casa lo ha convinto a farsi visitare e accettare le cure dei medici. È la vicenda di un uomo sulla cinquantina, residente in un Comune della Bassa padovana, che attualmente si trova ricoverato in ospedale.
LA VICENDA
Quell'uomo, una persona dal carattere mite e riservato, ha perso il padre qualche anno fa e, da allora, è rimasto da solo a vivere nella casa famigliare. Senza un impiego stabile, trascorre le sue giornate dedicandosi alle faccende domestiche e a piccoli lavoretti, come lo sfalcio dell'erba nel suo prato. Esce al massimo per fare un po' di spesa e sbrigare le commissioni indifferibili, poi ritorna tra le sue quattro mura. Può contare sulla presenza del fratello, dei confinanti - che conosceva fin dall'infanzia - e di una dirimpettaia che gli prepara il pranzo e glielo consegna sull'uscio. Per quanto cortese e di compagnia, l'uomo era molto restio ad accogliere persone in casa. La sua quotidianità è rimasta immutata fino a circa un anno fa, quando le sue condizioni di salute si sono progressivamente aggravate. Un piede gli si è improvvisamente gonfiato, tanto da impedirgli di camminare bene, indossare le scarpe e cambiarsi gli indumenti. Preoccupati, i vicini coglievano ogni occasione per parlare con lui e sincerarsi delle sue condizioni. L'uomo, però, minimizzava e reagiva con il suo consueto sorriso bonario: nonostante il bisogno di urgenti cure mediche, entrare nell'argomento era difficile.
LA CRISI
La situazione è precipitata nelle ultime settimane. Nelle sue sempre più rare uscite, l'uomo faticava sempre più a muoversi e l'angoscia dei vicini cresceva di giorno in giorno. Qualche giorno fa, con la scusa di un saluto, il confinante è rimasto a parlare con lui oltre un'ora. Con umanità e cercando di creare un ponte di empatia, il vicino ha fatto breccia e, finalmente, ha convinto il suo caro amico d'infanzia a non lasciarsi andare. Ha chiamato l'ambulanza e, una volta arrivato il personale medico, ha seguito passo passo quanto accadeva spiegando la situazione agli operatori. In quegli attimi concitati, il vicino è entrato nella casa contigua, trovandovi sporcizia, incuria e disordine ovunque. Per la gravità del quadro clinico, il cinquantenne non era più in grado di badare a sé stesso. Oltre ad avere le gambe gonfie e con ferite infette, le sue condizioni igieniche apparivano preoccupanti. Dopo averlo rassicurato, gli infermieri lo hanno fatto salire sull'ambulanza diretta al pronto soccorso: gli accertamenti faranno luce sul suo decorso clinico. Sapendolo al sicuro, i vicini tirano un sospiro di sollievo e non vedono l'ora di accoglierlo alle dimissioni.