PADOVA - «Trovarmi coinvolto in tutto questo mi ha devastato psicologicamente e fisicamente, costringendomi a rivolgermi ad una psicologa per cercare di affrontarlo. Dopo otto anni con Debora mi sento tradito e tutti parlano senza sapere, facendo finta che le loro vite con i loro compagni siano diverse. Mi fidavo di una donna come tutti noi ci fidiamo di chi amiamo e sfido chiunque a pensare di controllare l'intimità della propria compagna come i suoi effetti personali. Mai avrei pensato di avere la mia fiducia tradita».
È uno dei passi della lettera scritta dall'ex compagno di Debora Sorgato, una dei tre arrestati per l'omicidio di Isabella Noventa, la 55enne padovana che si ritiene sia stata uccisa il 15 gennaio scorso e il cui corpo non è mai stato trovato. Il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Verde ha deciso di affidare qualche pensiero ad una lettera inviata al programma Pomeriggio 5 su Canale 5. «Sono stato accusato di tutto, di averla coperta, di non aver capito nulla di tutto quello che era successo, nulla di tutto questo - continua -. Chiedo solo una cosa: vi prego, spegnete i riflettori su di me e lasciatemi solo nel dolore. Non voglio più trovarmi tutte le sere giornalisti sotto casa alla ricerca di un'intervista, dichiarazione o quant'altro».
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