PADOVA - Carabinieri pronti al blitz per catturare Igor il russo a Mestrino, ma si trattava solo di un sosia. A chiamare allarmata le forze dell'ordine, è stata una ragazza che, mentre era col suo fidanzato, ha pensato di aver riconosciuto il pericoloso killer fuggiasco nei lineamenti di una persona seduta sul lato passeggero di un'auto, ferma a un semaforo di via Chiesanuova, affiancata alla loro. La donna era così suggestionata e terrorizzata dalla possibilità di incontrare il famigerato assassino dalla duplice identità, che andava in giro con la foto segnaletica dell'ex militare Jugoslavo impostata come salvaschermo del cellulare. I carabinieri, che da quando è scoppiata la psicosi Igor, hanno ricevuto circa 15 segnalazioni della presenza del super ricercato 41enne in tutta la provincia, non hanno preso sottogamba la telefonata della ragazza. La padovana si trovava all'altezza del Cimitero Maggiore di Chiesanuova, ferma ad un semaforo, quando ha notato che nell'auto a fianco alla sua, seduto lato passeggero, c'era un uomo somigliante al noto ricercato. Così ha memorizzato la targa del veicolo e poi ha avvisato la centrale operativa dei militari dell'Arma, che hanno immediatamente iniziato gli accertamenti. Grazie alla targa segnalata, i carabinieri sono risaliti al proprietario, un italiano, incensurato, residente nella vicina Mestrino...
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