Alberto Dainese gioca in casa per la tappa padovana del Giro d'Italia: «Una volata speciale con amici e famiglia»

Giovedì 23 maggio l'arrivo della 18. tappa sarà in Prato della Valle

Mercoledì 22 Maggio 2024 di Walter Lotto
Alberto Dainese

PADOVA - Attesa finita, a Padova arriva il giro: il giro dei record, certificato dal seguito tv, che nel giorno del tappone di Livigno ha battuto negli ascolti la Formula uno e gli Internazionali di tennis. Molto è merito di TadeJ Pogacar, una delle più belle maglie rosa degli ultimi decenni, con cinque vittorie di tappa, per il quale sono stati scomodati paragoni addirittura con il campionissimo Fausto Coppi. Il venticinquenne atleta sloveno sta spopolando confermando di essere la massima espressione ciclistica contemporanea che darà ulteriore “nobiltà” al podio di Prato della Valle, che torna ad essere teatro di una tappa del giro d'Italia dopo 24 anni di digiuno.

Il percorso a Nordest

La frazione in questione avrà il via nella provincia trentina a Fiera di Primiero e dopo un inizio frastagliato avrà un percorso in leggero ma costante declivio attraversando le provincie di Belluno, Treviso e Venezia prima di entrare nel terreno padovano per l'apoteosi di giornata nel cuore della grande piazza. Parliamo di 171 chilometri totali senza difficoltà altimetriche: la classica tappa per velocisti che arriva dopo tre tapponi d'alta montagna, di cui uno dimezzato a causa della avverse condizioni meteo. Sarà una giornata definita di “riposo” per chi lotta per la maglia rosa, al contrario un traguardo ambitissimo per le ruote veloci che dispenserà punti importanti per la speciale classifica a punti che assegna la maglia ciclamino in questo momento saldamente sulle spalle di Jonathan Milan che l'ha conquistato a suon di vittorie (tre) e piazzamenti.

L'attesa di Dainese

Non sarà però semplice per il gigante friulano, per tanti esperti il miglior velocista al mondo, intascare anche il traguardo padovano sul quale ci sono gli occhi di tutti gli altri velocisti sin qui a secco di vittorie e ci sono sopratutto gli occhi di Alberto Dainese, enfant du pays di Abano Terme, che aspetta questo traguardo nella tappa di casa fin dalla presentazione della manifestazione.

La tattica

Un inizio di giro altalenante per il venticinquenne da quest'anno al team elvetico della Tudor Cycling team, che vanta due volate vincenti nei passati giri e che in questa stagione è andato a segno in una tappa del Tour della Loire. Sin qui nel suo carniere troviamo il decimo posto nelle volate di Fossano e Cento. «Nella prima ero ben posizionato ma non avevo le gambe - racconta al telefono l'atleta -. A Cento avevo le gambe ma non ero ben posizionato e il quarto posto a Napoli, la volata che mi dà fiducia, può essere il segnale confortante di una crescita di condizione dopo una prima settimana così così». Ma in base a questi risultati come valuta la prima parte di giro? «Non nascondo che le aspettative erano altre, ma devo anche prendere atto che non sono venuto nella condizione necessaria, per il rallentamento della preparazione, dovuta ai postumi di una caduta, e anche perché qui ci sono velocisti molto forti, per cui se non va tutto bene, non sei al massimo e non trovi la giusta collocazione nello sprint tutto è molto complicato».

Quali sono state le problematiche che sin qui l'hanno tenuto lontano dal successo? «A parte le mie condizioni non eccellenti abbiamo trovato avversari fortissimi, come per esempio il “treno” che lancia Milan che noi come squadra non riusciamo a pareggiare per cui nelle prossime volate stiamo pensando di porre dei cambiamenti tattici al mio modo di sprintare magari provando ad inserirmi nei meccanismi degli avversari».

Gioca in casa

La prossima tappa sarà quella padovana, un appuntamento sulla bocca delle flotte di tutti i cicloamatori del posto, fin dalla presentazione dell'inverno scorso che la collegano inevitabilmente con il suo nome. Sente la pressione? «Magari sarà una volata come le altre, ma per me no, quantomeno perché conosco a menadito le strade e corro tra la mia gente. Pressione? Non più di tanto perché se sarò battuto sarà un grande velocista a farlo, ma a prescindere da questo, l'obiettivo è tagliare il traguardo senza aver rimpianti perciò darò tutto per centrare il miglior piazzamento possibile e magari la vittoria». Chi ci sarà ad aspettarla? «Oltre a tifosi e appassionati i miei amici e la mia famiglia che saranno là in doppia veste. Festeggiare se vinco e consolarmi se va male».

 
Ultimo aggiornamento: 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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