Giorgia racconta il suo cancro
sui social: «Lo batterò per amore»

Martedì 9 Agosto 2016 di Federica Cappellato
Giorgia Libero sui social
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PADOVA - «Non chiedo altro, grazie». E la foto di lei abbracciata al fidanzato a Rimini. E poi scatti di colazioni, cene, tavolate sorridenti intervallate da camere d'ospedale, pasticche, flebo, referti medici, citazioni, come: «Ho un debole per le persone che avrebbero il diritto di spaccare tutto, e invece accarezzano». Lei, molto probabilmente, il diritto di spaccare tutto ce l'avrebbe.
Bella, anzi bellissima, giovane, anzi giovanissima, 23 anni compiuti la vigilia di Natale e un brutto linfoma contro il quale combattere. Giorgia Libero, padovana, impiegata amministrativa finché la malattia le ha consentito di lavorare, racconta il suo calvario su Instagram, Facebook, Linkedin, senza segreti e senza pudore, incrociando virtualmente lo sguardo e smuovendo i sentimenti di oltre 32mila followers.
Non nasconde nulla: è un libro aperto di emozioni, sensazioni, paure, improvvise felicità, sconfortanti notizie. Fisico da modella, capelli lunghi e lisci - ma senza paura di mostrarsi senza ora che è in terapia - occhi magnetici, la sua vita l'ha improntata a quattro verbi: insistere, resistere, raggiungere, conquistare. Mai avrebbe pensato di incappare in un linfoma che le ha letteralmente, parole sue, «cancellato la vita». Sincera e a volte dissacrante, Giorgia affronta il male a muso duro. La sua seconda casa è l'Unità operativa complessa di Ematologia e immunologia clinica dell'Azienda ospedaliera universitaria di Padova. «Disoccupata lo scrivo tra virgolette perché sono molto più impegnata io nella lotta per la vita di tante altre persone che scaldano la poltrona di un ufficio 8 ore al giorno e che si lamentano perché tutto fa schifo.

Avere 23 anni, voglia di lavorare, di divertirsi, di impegnarsi e non poterlo fare, questo fa schifo!». Fino a condividere, l'altro giorno, la più cruda delle Tac.

 
 

Eccoci qui. Torniamo alla dura verità. In realtà è da ieri che lo so, che convivo con la paura di non aprire più gli occhi la mattina. Ma ieri è successa la cosa più bella della mia vita e ho preferito condividere per ricordare con voi e con me stessa quel momento meraviglioso e indimenticabile che mi ha cancellato ogni lacrima ed ogni brutto pensiero per il resto della giornata. Peccato che oggi sia un altro giorno, che i dolori si facciano sentire e che la verità stia qui, tutta scritta in queste righe in bianco e nero. Credo non serva essere troppo dottori per leggere questa tac. Anzi questa MERDA DI TAC. "Marcata progressione del noto quadro patologico...notevole aumento...comparsa di numerosi..." Ma cosa vuoi da me?! Cosa? Ci sei riuscito? Ci sei riuscito a mettermi ko, sei felice adesso? Un passetto alla volta ti sei preso tutto. Le forze, il respiro, la schiena, le gambe ed ora tutti i miei organi vitali. Va bene, grazie. Vuoi altro? Ci sei quasi sai. Se è me che vuoi, o fai veloce perché non ne posso più, oppure fottiti e mollami una volta per tutte. Non sono nata perché tu a 23 anni mi portassi via. C'è il mondo là fuori, una vita che mi aspetta, tante persone che mi vogliono bene. E sai cosa ti dico? Che Fede ieri appena ho letto cosa dicevi, non mi ha risposto "ok è meglio se cominciamo ad allontanarci", ma è arrivato da me con un anello stupendo per dirmi che mi vuole PER SEMPRE al suo fianco. E tu non sei nessuno per rovinare le nostre volontà. Ti è chiaro? Sono esausta, mi hai distrutta, ma non voglio mollare. Non voglio. Fa strano sentirmelo dire, perché io non l'ho mai pensato neanche solo un secondo fin'ora, ma io NON VOGLIO MORIRE ADESSO. Sono pienamente consapevole di tutto, non voglio passare per l'eroe o peggio l'ingenua di turno. Ora comprendo bene che ci sono molto, molto vicina...e ho tanta, tantissima paura. Vivo del sostegno e dell'amore di chi mi circonda e finché qualcuno lì in alto me ne darà le forze, ogni mio respiro sarà lotta per sconfiggerti e per riprendermi tutto ciò che mi spetta e che mi hai tolto. TI ODIO CON TUTTA ME STESSA. Giorgia

Una foto pubblicata da Giorgia_libero (@giorgialibero92) in data:


«La verità sta qui, tutta scritta in queste righe in bianco e nero. Credo non serva essere troppo dottori per leggere questa Tac, anzi questa m.... di Tac». E mostra sul web l'esito dell'esame: «Marcata progressione del noto quadro patologico...», fino a scagliarsi direttamente contro il suo più acerrimo nemico: «Ma cosa vuoi da me?! Cosa? Ci sei riuscito? Ci sei riuscito a mettermi ko, sei felice adesso? Un passetto alla volta ti sei preso tutto - scrive Giorgia su Instagram -, le forze, il respiro, la schiena, le gambe e ora tutti i miei organi vitali. Va bene, vuoi altro? Ci sei quasi, sai... Non sono nata perché tu a 23 anni mi portassi via. C'è il mondo là fuori, una vita che mi aspetta, tante persone che mi vogliono bene». Il fidanzato, per nulla intimorito del futuro, le ha regalato «un anello stupendo per dirmi che mi vuole per sempre al suo fianco».
Giorgia continua a guardare in faccia la patologia, a chiamarla con il suo nome e a dirle: «Tu non sei nessuno per rovinare le nostre volontà, ti è chiaro? Sono esausta, mi hai distrutta ma non voglio mollare». E gli amici, tutti attorno al suo letto d'ospedale, a mandare la malattia a quel paese, mostrando il dito medio.



 

 
 



 

Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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