Morto in gita, 13 compagni del Nievo
interrogati. I prof informati del fatto
con una foto sul cellulare

Giovedì 14 Maggio 2015
Gli studenti all'uscita della questura di Padova dopo l'interrogatorio
21

PADOVA - Nuovi inquietanti particolari sulla tragedia di domenica a Milano. Una immagine del corpo di Dominico a terra, scattata con un telefonino: in questo modo scioccante gli insegnanti del "Nievo" che accompagnavano la classe di Domenico Maurantonio a Milano hanno saputo della morte del loro allievo.

L'indiscrezione, appresa dall'Ansa, ha trovato conferme oggi in ambienti della mobile di Milano. La foto sarebbe stata mostrata da addetti dell'albergo agli insegnanti che si trovavano già nella saletta colazione. Uno dei professori, docente di storia dell'arte, ha avuto un malore ed è stato portato in ospedale.

Uno dei compagni di stanza di Domenico Maurantonio, lo studente padovano precipitato dall’hotel dove era in gita a Milano, è sotto interrogatorio alla questura di Padova. Il ragazzo era stato già sentito a Milano per una decina di ore e, a quanto si apprende da fonti investigative, non aveva mai cambiato versione. Gli inquirenti in pratica stanno approfondendone la testimonianza alla luce delle risultanze dell'autopsia. Sentiti anche gli altri 12 compagni, ma che sarebbero stati in altre stanze. Le versioni non coinciderebbero. C'è l'ipotesi che si sia tenuto un festino sabato notte nella stanza d'albergo di Domenico.

«Mi hanno interrogato 10 ore a Milano e otto ore qui, non potete capire come sto.

Siamo tutti in cerca della verità». È quanto detto da un compagno di classe di Domenico, a conclusione del nuovo interrogatorio, conclusosi da poco in Questura a Padova. Sono circa una decina gli studenti che nella giornata di oggi sono stati ascoltati dagli investigatori a Padova, per far luce su quanto accaduto. Molti di loro hanno preferito non parlare con i cronisti.

È «impossibile – secondo la procura di Milano – che lo studente sia caduto accidentalmente dalla finestra al quinto piano dell’hotel da Vinci: il corpo non è caduto verticalmente». E' una delle poche certezze del pubblico ministero milanese Claudio Gittardi che, insieme alla Squadra Mobile guidata da Alessandro Giuliano, sta indagando per ricostruire la dinamica di quel che è successo nella notte tra sabato e domenica quando, intorno alle 8, un dipendente dell'albergo ha visto il corpo senza vita del 19enne padovano. E ha dato l'allarme.

Quindi è stato escluso che si sia trattato di una caduta accidentale. E proprio per stabilire esattamente che cosa sia successo, i compagni di classe della vittima si dovevano presentare in Questura a Padova, per essere nuovamente interrogati.

C’è sempre la tragica ipotesi di uno scherzo si sarebbe poi trasformato in dramma.

Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 07:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci