Morto in gita, perizie troppo diverse
e c'è l'ipotesi dell'omicidio colposo

Giovedì 20 Ottobre 2016
Domenico Maurantonio
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PADOVA - Ci sono 2  perizie tecniche discordanti sulla  morte di Domenico Maurantonio, lo studente padovano 19enne, in gita a Milano per l'Expo, precipitato dalla finestra dell’hotel Da Vinci il 10 maggio dello scorso anno. La procura ha chiesto  al gip un incidente probatorio. Il caso sembrava avviato verso l’archiviazione, ma i giudici lo vogliono anche in presenza di fascicolo contro ignoti. E si farebbe strada l'ipotesi di omicidio colposo La nuova perizia è stata chiesta al gip dai pm Giancarla Serafini e Alberto Nobili, avanzando appunto tale ipotesi.

Due ormai le ipotesi: suicidio o gioco finito in tragedia. Secondo il legale della famiglia Maurantonio, una terza persona potrebbe aver preso per le gambe Domenico mettendolo sul davanzale, prima che cadesse. Il risultato di questa consulenza di parte escluderebbe completamente l’ipotesi del gesto suicida e farebbe propendere per la presenza, al momento della caduta, di altre persone. Circostanza negata invece dalla consulenza tecnica dei tre esperti incaricati dalla Procura.

Tra i dati emersi dalla perizia di parte c’è anche il fatto che il corpo è stato trovato a un metro e mezzo di distanza dal muro e questo farebbe presupporre che, dopo la caduta, sia stato spostato.

Stando invece alle indagini condotte dalla pm Alberto Nobili e Giancarla Serafini, con l’apporto tecnico di tre esperti, Domenico, che aveva bevuto molto quella notte sarebbe stato solo quando, dopo aver sporcato il corridoio al quinto piano dell’hotel, sarebbe salito sul davanzale della finestra e caduto di sotto.

Ultimo aggiornamento: 15:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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