PADOVA - Dice che «è stato un complotto, hanno voluto incastrarmi». Si difende così Pietro Litta, il luminare della ginecologia, in servizio a Padova nella clinica ospedaliera universitaria e in una struttura privata.
Eppure nel filmato si parla di soldi e di prestazioni da fare in ospedale, anticipando i tempi per fare l'intervento «tra Natale e Capodanno».
«Ci vuole un attimo fare un gioco di montaggio, ed è ciò che è capitato. Io ho incontrato quella donna nell'ambulatorio nella clinica privata Cittàgiardino, ma dentro quella stanza non abbiamo mai parlato di soldi. Dopo esserci salutati, senza aver prenotato alcuna visita, ci siamo ritrovati sulle scale. La donna mi ha avvicinato nuovamente chiedendomi se fosse possibile fare la visita non a marzo, come avevamo ipotizzato, bensì tra Natale e Capodanno, spiegandomi che in quel periodo lei sarebbe salita in Veneto per venire a trovare i propri genitori. Le ho risposto informalmente mi dia duemila euro, perché quella è la cifra che chiedo solitamente per quel tipo di intervento. Le ho detto che avremmo dovuto barattare, intendendo che avremmo dovuto accordarci sui tempi. Quel dialogo è avvenuto sulle scale della clinica privata in un contesto informale, ma poi l'audio è stato associato alle immagini girate di nascosto dentro il mio ambulatorio»...
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