Degrado in centro e in periferia: ecco tutti i "punti oscuri" del decoro cittadino

Venerdì 14 Ottobre 2022 di Isabella Scalabrin
Il degrado in via Valeri, nel centro di Padova


PADOVA  - Via vai di spacciatori, “baraccopoli” in cui si stendono i panni e si vende cibo etnico “casalingo”, vandali e perditempo che restano ore e ore in mezzo alla strada dormendo e mangiando, prima di spostarsi in un giaciglio di fortuna per passare la notte. Un problema di degrado che tocca sia il centro storico che la periferia. E i comitati di quartiere insorgono


IN CENTRO
A due passi dal Salone della Ragione, perla padovana ora tutelata dall’Unesco, in via Squarcione, da quando è comparso un cantiere che blocca la strada dalla parte di piazza delle Erbe, è diventata un covo di disagiati: tra bottiglie di birra ed escrementi umani, ormai a tutte le ore si trovano personaggi che hanno eletto il porticato come loro domicilio. C’è chi beve e chi si fa di eroina in vena, chi mangia e chi dorme. È capitato anche che sia dovuta intervenire l’ambulanza per portar via qualcuno collassato per via di qualche eccesso. 
Più verso la stazione, in piazzetta Gasparotto, nel giardino condominiale ormai se ne vedono di tutti i colori. C’è pure chi stende i panni, chi fa pipì negli orti sociali - creati, quasi per paradosso, come deterrente contro il degrado - chi nasconde la droga sotto le piante e chi si rannicchia a terra in attesa che anche quella giornata passi. Un pugno nello stomaco per chi arriva in città come turista, un motivo di insicurezza per chi lì ci abita o lavora. 
 

S.BELLINO
«Chiediamo all’amministrazione di smettere di infilare la testa sotto la sabbia e la sollecitiamo a risolvere i problemi di degrado e incuria che i cittadini continuano a denunciare nei quartieri, anziché minimizzarli, sostenendo che si tratta di percezioni e non di fatti reali. Viavai di spacciatori per le strade, cumuli di rifiuti abbandonati e marciapiedi dissestati dove gli anziani rischiano di cadere sono situazioni reali in tante zone di Padova, e non mere percezioni delle persone che protestano». La portavoce del comitato civico San Bellino sicuro, Rossella Salvan, lancia l’ennesimo grido d’allarme sulla mancanza di sicurezza e decoro urbano in vari punti dell’Arcella, sottolineando che «non si vedono miglioramenti». 
«I residenti in via Duprè, piazza Dalla Vecchia e dintorni, dove lo spaccio è dilagante, continuano a essere martoriati dalla prepotenza dei pusher –riferisce Salvan- ma anche in piazzetta San Bellino e in via Lippi si notano a partire dal tardo pomeriggio numerosi spacciatori giovanissimi nordafricani, che incutono timore ai passanti, soprattutto alle mamme coi bambini». 
Non solo. «Spesso – prosegue - nelle vie interne a San Bellino si verificano danneggiamenti alle auto in sosta, con ammaccature alla carrozzeria e finestrini rotti». 
 

BORGOMAGNO
Ancor peggio sarebbe la situazione nel rione compreso tra le vie Bernina, Tunisi, Dalmazia, Menini e Fowst, come testimonia il comitato civico Ansa Borgomagno. «Gli spacciatori stazionano regolarmente davanti a uno negozio africano in via Da Bassano, vicino a via Dalmazia, e si spostano per effettuare le compravendite di stupefacenti nelle strade dell’Ansa - riferisce il comitato -. Inoltre persiste l’incubo del disturbo alla quiete pubblica provocato dai locali notturni e chiese etniche situati dentro l’Area Funghi, da cui provengono canti e musiche a tutte le ore anche nei festivi. Così, qui ci sono case in vendita da anni di gente che vorrebbe scappare dal quartiere, ma non si trovano compratori». Il comitato denuncia anche rischi di inquinamento ambientale. “Nelle vie Tunisi e Bernina si svolgono attività di discarica abusiva e sgombero a pochi metri dalle abitazioni private». 
 

SACRA FAMIGLIA
Dall’altro lato di Padova, nel rione che si sviluppa attorno a via Siracusa e piazza Napoli, il comitato civico Sacra Famiglia sottolinea come l’area sia ormai popolata per lo più da persone anziane e segnala in primo luogo il disagio «dei marciapiedi disconnessi con buchi come crateri. La maggior parte delle strade appaiono come terremotate, per cui molti anziani rischiano continuamente di cade e farsi male», commenta Zena Giacomelli. Ma anche qui, fra le principali criticità, gli abitanti indicano lo scambio di droga anche alla luce del sole. «Lo spaccio è continuo in piazza Napoli e in via Urbino verso il parco Girasoli – afferma il comitato - perfino nel parcheggio di fronte all’edicola e al supermercato, dove avviene anche in pieno giorno». 
 

ARCELLA
L’andirivieni indisturbato dei venditori di droga costituisce una minaccia alle attività di ristoratori, baristi e titolari di hotel in Prima Arcella e in zona Ponte Borgomagno. «Numerosi titolari di esercizi commerciali della ristorazione e alberghi protestano per il ritorno dei pusher, negli ultimi mesi, in via Toti e nel prolungamento via Da Bassano –spiega Andrea Rossi, portavoce le comitato Città Arcella -. Gli esercenti riferiscono con preoccupazione che numerosi clienti, fra cui tanti turisti, segnalano nelle recensioni che c’è degrado nella zona, il che è una pessima pubblicità per i locali». 
 

Ultimo aggiornamento: 07:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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