«Dava testate sull'asfalto» e schiacciava
la figlia: passante salva papà e neonata

Venerdì 27 Luglio 2012 di Cesare Arcolini
Il fatto è avvenuto a Pontevigodarzere (foto archivio)
PADOVA - Colpito da un attacco epilettico, un trentenne dell'est europeo crollato a terra, schiacciando di fatto la sua bambina che teneva in un marsupio. Ma stato salvato, lui e la neonata, da un'istruttrice di palestra che passava di l proprio in quell'istante.



«Ho fatto solo il mio dovere di cittadina».
Sono queste le parole di Patrizia Carpentieri, quarantunenne personal trainer padovana, protagonista del lodevole salvataggio.



Il fatto è accaduto nei giorni scorsi a Pontevigodarzere, all'altezza del capolinea del metrotram. La donna stava procedendo in auto verso via Tiziano Aspetti quando ha notato un uomo barcollare sul ciglio della strada. Con sé aveva una neonata che teneva in un marsupio. All'improvviso l'uomo si è accasciato a terra rischiando di schiacciare con il suo peso la bambina. Patrizia Carpentieri ha accostato l'automobile e si è precipitata a soccorrere il malcapitato. «Ho subito capito che era rimasto vittima di una crisi epilettica. Dava testate contro l'asfalto e aveva i sintomi del soffocamento. Con l'aiuto di altre persone - ha segnalato la donna - prima mi sono sincerata che la bimba non avesse riportato traumi, poi ho prestato soccorso a suo padre, mettendolo in posizione di sicurezza». Il rischio era che nel traffico caotico dell'Arcella qualcuno potesse investire l'uomo. Immediato l'allarme al 118. Quando il personale medico del Suem è giunto sul posto, il ferito si era già ripreso e chiedeva della sua bambina, che nel frattempo era stata portata in un luogo sicuro in attesa dei soccorsi.



«Ho fatto solo una cosa normale. Con il lavoro che faccio, ho seguito diversi corsi di pronto soccorso. Vedendo la scena ho eseguito il protocollo minimo in attesa del 118». «Troppo spesso avvengono tragedie tra l'incuranza della gente. Ci siamo subito resi conto che il ferito con il figlio non erano italiani. Probabilmente romeni. Ma quello che mi fa piacere è che non ho sentito nessuno pronunciare frasi lesive legate alla sua nazionalità. Nel momento del bisogno - ha concluso - siamo tutti solo esseri umani».
Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 16:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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