Resta calva dopo il trattamento: battaglia in tribunale per il toupet

Lunedì 26 Marzo 2018 di Lino Lava
Foto di repertorio
PADOVA- La signora Carla, non ancora cinquantenne, si era trovata in testa una capigliatura rada. Sì, sui lunghi capelli biondi si intravvedeva una futura leggera chierica. Si era spaventata ed era corsa dal parrucchiere ad Albignasego. L'acconciatore di fiducia le aveva detto di non preoccuparsi. E le aveva proposto di sottoporsi, gratuitamente, ad un trattamento innovativo di infoltimento dei suoi capelli. Ebbene, una settimana dopo dal parrucchiere c'era lo staff della Global Beauty di Milano. Le era stato offerto l'applicazione di una calottina di capelli finti. 

Dopo un mese di prova la toglievano e ne applicavano una con i capelli veri, che le sarebbe costata 4 mila 300 euro. La signora Carla accettò e usci dal parrucchiere felice. In testa aveva dei capelli che poteva spazzolare e lavare. Ma quando le tolsero la calottina lei non ancora cinquantenne si era trovata calva. Che colla avevano usato? Adesso ha la parrucca. Il caso della signora Carla passa tra il pm, Daniela Randolo, che chiede l'archiviazione, e il Gip, Margherita Brunello, che chiede alla Procura ulteriori indagini e le analisi dei prodotti che sono stati utilizzati per incollare la calottina sui capelli della signora.....
 
 
Ultimo aggiornamento: 12:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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