VICENZA - La Guardia di Finanza di Vicenza hanno eseguito questa mattina - 8 giugno - 17 misure cautelari, 9 ordinanze di custodia in carcere, 2 arresti domiciliari e 6 obblighi di firma, nei confronti di un'associazione per delinquere finalizzata all'emissione di fatture false, truffa e false dichiarazioni fiscali. L'indagine, coordinata dalla Procura berica, ha portato all'odierno 'blitz' in cui sono stati impegnati oltre 150 agenti tra le province di Vicenza, Padova, Brescia e Milano.
Al vertice dell'organizzazione una coppia, Mirko Ghitti e Chiara Andrighetto, residenti in provincia di Padova ma operanti a Torri di Quartesolo (Vicenza), che avevano costituito una serie di società parte delle quali emettevano fatture per operazioni inesistenti, altre - con sede in Lombardia - le usavano per ottenere detrazioni di imposta e altre ancora avevano il ruolo di «bare fiscali», accumulando debiti con l'erario fino alla liquidazione o al fallimento.
Le operazioni avrebbero consentito anche di ottenere finanziamenti erogati per l'emergenza Covid-19. Il Gip del Tribunale ha disposto inoltre il sequestro preventivo finalizzato alla confisca nei confronti di 9 società per un totale di 2,5 milioni di euro.
Le indagini hanno consentito di effettuare una «mappatura» dei soggetti coinvolti e di individuare la frode all'Iva, che era legata al commercio di materiali ferrosi e nell'edilizia.