SELVAZZANO - L'aver affittato una palazzina ad una cooperativa che si occupa di dare accoglienza ai profughi le è costata la carica di assessore.
I suoi incarichi amministrativi sono stati "sospesi" lunedì sera prima che l'ormai ex assessore Daniela Faggion entrasse in giunta a Selvazzano.
Lei, nominata l'anno scorso assessore esterno in quota Lega Nord per occuparsi di Diritti Umani, Politiche dell'Immigrazione, Parchi pubblici e Piste ciclabili, sapeva che la sua scelta lavorativa che ricade su Padova poteva sollevare delle osservazioni, ma non immaginava potesse cozzare così tanto con la sua azione amministrativa a Selvazzano.
E l'ex assessore Faggion ribadisce di essere stata una sostenitrice della Lega Nord fino a lunedì pomeriggio, e di non essere per nulla tosiana. Appartenenza politica che non le ha impedito di svolgere il suo lavoro. Ma il contratto di affitto che la scorsa settimana ha portato nella palazzina di via Cave 11 a Padova una quindicina di profughi ha visto però la porta della giunta chiudersi alle sue spalle.
«Non c'è alcun decreto formale di ritiro delle delega - ha precisato il sindaco Enoch Soranzo - ho avuto un incontro con l'assessore lunedì sera e ho deciso per la sospensione delle sue deleghe in attesa di approfondire meglio la situazione e capire le motivazioni della sua scelta. Al momento i suoi referati sono in capo a me».
Ultimo aggiornamento: 18:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA I suoi incarichi amministrativi sono stati "sospesi" lunedì sera prima che l'ormai ex assessore Daniela Faggion entrasse in giunta a Selvazzano.
Lei, nominata l'anno scorso assessore esterno in quota Lega Nord per occuparsi di Diritti Umani, Politiche dell'Immigrazione, Parchi pubblici e Piste ciclabili, sapeva che la sua scelta lavorativa che ricade su Padova poteva sollevare delle osservazioni, ma non immaginava potesse cozzare così tanto con la sua azione amministrativa a Selvazzano.
E l'ex assessore Faggion ribadisce di essere stata una sostenitrice della Lega Nord fino a lunedì pomeriggio, e di non essere per nulla tosiana. Appartenenza politica che non le ha impedito di svolgere il suo lavoro. Ma il contratto di affitto che la scorsa settimana ha portato nella palazzina di via Cave 11 a Padova una quindicina di profughi ha visto però la porta della giunta chiudersi alle sue spalle.
«Non c'è alcun decreto formale di ritiro delle delega - ha precisato il sindaco Enoch Soranzo - ho avuto un incontro con l'assessore lunedì sera e ho deciso per la sospensione delle sue deleghe in attesa di approfondire meglio la situazione e capire le motivazioni della sua scelta. Al momento i suoi referati sono in capo a me».
