PADOVA - Un grave attacco d'asma, dal quale non si è più ripreso. È mancato sabato scorso il professore di musica Mario Caldieron. Aveva 61 anni, abitava a Padova. Lascia la moglie Ornella, architetto, i figli José, Belen ed Emanuel ed il fratello Cesare. Le esequie saranno celebrate mercoledì alle 10 nella chiesa del Torresino. Un lutto tanto improvviso quanto profondo che lascia incredule tantissime persone, oltre a familiari e parenti, anche il mondo dell'insegnamento e della musica, dove il professore era particolarmente stimato. Lo strumento che suonava era il contrabbasso. Da sette anni insegnava nell'Istituto comprensivo di Cittadella.
Il ricordo
Non c'era nulla che facesse pensare ad un tracollo simile. Il malore è giunto all'improvviso e le cure non hanno sortito purtroppo alcun effetto. Il ricordo del professor Mario Caldieron da parte dell'istituto, il più numeroso tra i comprensivi nella provincia di Padova, è di una persona che amava la materia che insegnava, capace di tessere relazioni con tutti, sempre cordiale ed ovviamente con la doverosa distanza che la professionalità rende necessaria. Si coglieva che la musica era assolutamente il suo mondo, pronto a dare consigli anche ai colleghi di tutt'altra disciplina che chiedevano suggerimenti per loro o per altre persone. Una preziosa risorsa per la scuola che 34 anni fa è stata tra le prime ad adottare l'indirizzo di studio musicale, al tempo sperimentale. Lui aveva insegnato sia nel corso specifico sia, com'era attualmente, nelle varie classi. Grande il cordoglio del comprensivo. A sottolineare la figura del professor Mario Caldieron, anche un altro nome noto nel settore della musica. Giulio Svegliado, da poco in pensione, è stato collega, ma prima di tutto è diventato amico condividendo il fare musica quali componenti di prestigiosi sodalizi. «Ci siamo conosciuti più di vent'anni fa all'interno del Collegium Symphonium Veneto - ricorda profondamente rattristato il professor Svegliado -. Siamo diventati cari amici. Persona molto sensibile, due le sue passioni: la famiglia e la musica. Con me era anche nella Circle Symphony Orchestra. L'ultimo concerto assieme lo abbiamo fatto lo scorso dicembre in una delle case di riposo a Cittadella». Anche Svegliado stenta a credere a quello che è avvenuto, che quel contrabbasso, quelle mani sapienti, non pizzicheranno più le corde. Ma la musica è eterna e lo sarà anche quella del professor Caldieron. La camera ardente è allestita nella casa funeraria Santinello in via Turazza ed è aperta oggi e domani dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.