PADOVA - «Credo che Linda (nome di fantasia) sia scappata. Ho chiamato un uomo in Nigeria per fare il voodoo. Lui dovrà trasformare Linda in uno zombie. Lei dovrà pensare soltanto a lavorare e ripagare». È un brano di una conversazione telefonica intercettata dalla squadra mobile di Catania nell'ambito delle indagini sfociate nell'emissione da parte della Dda di Catania di una ordinanza cautelare nei confronti di 15 nigeriani - tra cui 13 donne - accusati di avere gestito una tratta di giovanissime connazionali che sarebbero state reclutate in Africa, sottoposte a riti voodoo per costringerle all'osservanza e a all'obbedienza, fatte arrivare in Italia e costrette a prostituirsi. Gli arresti sono stati compiuti tra la Sicilia, la Campania ed il Veneto. Quattro persone sono ricercate e sono in corso procedure per la richiesta di un mandato di arresto europeo finalizzato all'estradizione. I particolari dell'operazione sono stati resi noti durante un incontro con i giornalisti al quale ha preso parte il Procuratore della Repubblica a Catania Carmelo Zuccaro. A Vigodarzere ( Padova) sono stati arrestati Beauty Aidiagbonya, di 26, e David Ewere Omofomwan, di 35.
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