PADOVA - «C’è una bomba a Villa Barbieri». Poche parole in un italiano stentato. La telefonata arriva alle 2 dell’altra notte al 112 dei carabinieri. Sono momenti di tensione estrema con quello che sta succedendo in giro. Anche perché dalle immediate verifiche si comprende che l’anonimo telefonista ha estratto la sim card dal cellulare, dunque tanto sprovveduto non è. Questo non è uno scherzo, ma un’azione premeditata. Scatta l’allarme a tutte le forze dell’ordine. Parte la verifica all’interno del locale. A quell’ora ci sono non meno di un migliaio di persone. Farle uscire tutte di corsa avrebbe creato il panico. Agenti e militari dell’Arma perlustrano l’area per due ore e intanto chiedono al titolare, Andrea Massaggia, se abbia notato qualcosa di strano. Ed in effetti il sospetto c’è. Qualche ora prima, ad alcune persone straniere era stato vietato l’ingresso, che avviene a discrezione. E quella telefonata era stata la loro vendetta...
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