PADOVA «Io non ho fatto niente di tutto quello che mi si accusa». Luca Claudio ha in mano l’ordinanza di custodia cautelare e parla al giudice delle indagini preliminari, Margherita Brunello, che ha firmato il voluminoso mandato di cattura. «Sì, voglio difendermi», dice il sindaco di Abano Terme e rivolge lo sguardo al pubblico ministero Federica Baccaglini che lo guarda senza aprire bocca. E per difendersi vuole consultare tutto il fascicolo giudiziario che il rappresentante d’accusa ha trasmesso al giudice delle indagini preliminari. E spunta l'ipotesi di ricariche telefoniche usate per comprare voti elettoriali.
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