San Valentino in quota con il compagno, maestra di sci travolta da una valanga: «Io, viva per miracolo»

Giovedì 15 Febbraio 2024 di Olivia Bonetti
Clelia Ceccato

BELLUNO - Giornata nera ieri, 14 febbraio, sul fronte delle valanghe in provincia, con distacchi senza fine, iniziati anche nei giorni scorsi. Da Cortina al confine con Auronzo, alla zona tra Falcade e Canale d'Agordo, fino a Livinallongo del Col di Lana diverse le segnalazioni. Il bilancio è di tre valanghe: una dei giorni precedenti (scoperta ieri), una scialpinista 32enne di Vittorio Veneto, maestra di sci di Cortina, finita all'ospedale con ferite di media gravità, dopo essere stata travolta.

Poi uno scialpinista di 33 anni di Bolzano elitrasportato in codice rosso a Belluno e poi trasferito all'ospedale di Treviso.

LA PAURA
«Sto ancora facendo gli accertamenti del caso, ma vista la situazione posso dire che sto bene». Queste le parole di Clelia Ceccato, la 32enne maestra di sci di Vittorio Veneto, travolta ieri pomeriggio dalla valanga mentre con il compagno scendeva dal Canale Vallençant sul Monte Cristallo. Stavano facendo il cosiddetto "canale del prete" (affrontato per la prima volta da don Claudio Sacco) che si snoda nella parte nord del Cristallo da Cortina e termina nella valle in Auronzo. Clelia è stata trascinata per oltre 300 metri, riportando vari traumi e ferite. Immediato l'allarme lanciato dal compagno e l'intervento dell'elicottero di Pieve di Cadore: erano le 14,40 di ieri. Sbarcati con un verricello di 20 metri, equipe medica e tecnico di elisoccorso le hanno prestato le prime cure per poi imbarellarla e issarla a bordo e portarla all'ospedale di Belluno. Con lei è stato recuperato anche il compagno.

IN CONTEMPORANEA
Alla stessa ora, ieri alle 14,40, è arrivato al Suem un altro allarme per un distacco avvistato in comune di Livinallongo del Col di Lana. A chiamare il 118 un pilota dell'elicottero da turismo Elikos che aveva visto tracce di sci e poi il distacco di neve: una grossa valanga di 50 metri per 200. «Trasportati dal Pelikan sul posto - spiegano dal soccorso alpino -, due unità cinofile, del Cnsas e del Sagf, e due soccorritori della Guardia di finanza hanno verificato che la slavina risaliva a uno dei giorni scorsi, dopo l'ultima nevicata, la traccia visibile in salita era vecchia e dove la neve si era accumulata si notavano delle buche scavate e delle tracce in uscita già quasi cancellate dal vento, segno che probabilmente qualcuno era rimasto coinvolto, forse due sciatori, è che era autonomamente riuscito a liberarsi. La valanga è stata ugualmente bonificata con l'utilizzo di Artva, Recco e con il passaggio dei due cani».

LA SCOPERTA
Più nebulosi i fatti accaduti tra Falcade e Canale d'Agordo. Erano le 13.15 di ieri quando degli scialpinisti francesi hanno contattato il 118 dopo essersi imbattuti in un uomo gravemente ferito nella zona della Val Strut, all'altezza del Bivacco Brunner, a Falcade. A terra uno scialpinista di Bolzano di 33 anni: non si sa quanto tempo prima sia stato travolto dalla neve. «L'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore sbarcato sul posto - fanno sapere dal soccorso alpino - ha constatato che il 33enne di Bolzano era stato trascinato da una valanga restando in superficie. Probabilmente l'uomo, che calzava i ramponi e ha detto di essere da solo, si trovava sulla parte alta del canale quando è avvenuto il distacco che lo ha coinvolto, non si sa a che ora. Con possibili gravi traumi, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Belluno. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino della Val Biois». In serata la decisione di trasferirlo a Treviso: la prognosi è riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita.
 

Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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