FONZASO - Ha perso la vita tradito dalla sua passione per i residuati bellici. Questa volta non ha avuto scampo Fiorenzo Pasa, 57 anni di Rasai di Seren del Grappa, che 5 anni fa uscì miracolato da un'esplosione di granata. Ieri invece è finita in tragedia. Era al lavoro su un reperto nel suo magazzino. All'improvviso, per cause al vaglio, la bomba probabilmente della prima Guerra mondiale è esplosa, uccidendolo. La deflagrazione è avvenuta ieri pomeriggio, in via Calderal, civico 3, nella casa paterna. Il botto è stato sentito intorno alle 16, ma solo dopo un po' i vicini hanno udito le sirene dei soccorritori. Pasa infatti era solo quando ha avuto l'incidente. L'allarme è partito dopo un po' dai famigliari che lo hanno trovato a terra.
LA TRAGEDIA
Fiorenzo Pasa forse stava cercando di disinnescare la bomba, quando gli è esplosa in mano. Questa l'ipotesi più probabile della tragedia, che non ha avuto testimoni. L'uomo è stato trovato a terra vicino alla porta del magazzino, stanza che è situata proprio a fianco della porta di ingresso dell'abitazione principale. Aveva ancora sulle mani pezzi dell'ordigno che stava maneggiando. I sanitari sono arrivati intorno alle 16.30, orario in cui è partito l'allarme. Non hanno, però, potuto fare altro che constatare la morte dell'uomo. Il tutto sotto gli occhi della figlia che era accorsa sul posto. Intervenuti subito anche i carabinieri della Compagnia di Feltre, con il capitano Angelo La Chimia. Una volta accertato che non c'erano responsabilità di terzi, in contatto con il magistrato di turno, hanno dato il via libera alla rimozione. Le pompe funebri hanno ricomposto la salma e l'hanno portata all'obitorio di Feltre dove è a disposizione della magistratura...
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Fiorenzo Pasa forse stava cercando di disinnescare la bomba, quando gli è esplosa in mano. Questa l'ipotesi più probabile della tragedia, che non ha avuto testimoni. L'uomo è stato trovato a terra vicino alla porta del magazzino, stanza che è situata proprio a fianco della porta di ingresso dell'abitazione principale. Aveva ancora sulle mani pezzi dell'ordigno che stava maneggiando. I sanitari sono arrivati intorno alle 16.30, orario in cui è partito l'allarme. Non hanno, però, potuto fare altro che constatare la morte dell'uomo. Il tutto sotto gli occhi della figlia che era accorsa sul posto. Intervenuti subito anche i carabinieri della Compagnia di Feltre, con il capitano Angelo La Chimia. Una volta accertato che non c'erano responsabilità di terzi, in contatto con il magistrato di turno, hanno dato il via libera alla rimozione. Le pompe funebri hanno ricomposto la salma e l'hanno portata all'obitorio di Feltre dove è a disposizione della magistratura...
