Gioielli con il legno degli schianti di Vaia. Gli artigiani: «Puntiamo ancora sulla lavorazione manuale, ma usiamo anche tecnologia»

Lunedì 17 Luglio 2023 di Dario Fontanive
il negozio a conduzione famigliare

ROCCA PIETORE (BELLUNO) - Da piccolo artigiano che lavorava in una soffitta nella frazione di Laste a creatore di gioielli. Dei pezzi unici, ecocompatibili, fatti di legno degli schianti di Vaia e cristalli che oggi vende in tutta Italia.

Il passo non è stato affatto breve. Ci è voluta tanta costanza, tanta passione, tanta professionalità e un pizzico di fortuna. Mario Baldissera, 69 anni, continua oggi a lavorare il legno con lo stesso entusiasmo di quando tanti anni fa iniziò questa attività nella soffitta della sua casa a Laste di Rocca Pietore. E l'attività di famiglia, Artigianlegno Marmolada di via Pian, è un vero riferimento per tutti.

LA PASSIONE

Perito minerario, ha lavorato i primi tempi nel settore edile. Dal 1976 al 1979 il lavoro lo porta in val Gardena dove alla sera, dopo una giornata di lavoro va nelle botteghe artigiane per affinare l'arte dello scolpire il legno grande sua passione. Dopo questa esperienza, se ne ritorna a casa convinto che quella sua passione diventerà il suo lavoro e la sua professione. Così inizia a intagliare piccole sculture nella soffitta di casa che poi scende negli alberghi della val Pettorina a offrirle ai vari turisti. Non una vita facile per quegli anni quasi sempre in salita. I soldi stentavano a entrare, ma la passione per questo lavoro fa superare a Mario sia i momenti di crisi sia tutti gli altri ostacoli che si contrappongono tra lui e il suo sogno di avere prima poi uno spazio espositivo tutto suo.

L'IMPRESA

Poi finalmente la svolta, il cognato Armanno De Biasio gli cede uno spazio vicino alla sua fucina e alla sua bottega dove vende le composizioni di ferro battuto. Per Mario è la grande possibilità di realizzare e proporre in uno spazio tutto suo le sue opere. Un passaggio questo che è anche la svolta nella vita professionale in quanto negli anni seguenti la sua professionalità viene premiata e nel 1992 finalmente costruisce la sua casa a Sottoguda con un negozio tutto suo, aiutato dalla moglie Daria. Nel 2002 il figlio Enrico, diplomato alla scuola d'Arte lo affianca e poi successivamente anche la sua ragazza Erika Pianezze e nel 2012. Fondano il marchio Deem, acronimo di Daria, Enrico, Erika, Mario con il quale iniziano a commercializzare dei "gioielli" di legno e cristalli Swarovski, poi successivamente proposti con altri cristalli di marche diverse. Orecchini, collane che hanno un fascino tutto loro e che trovano subito un mercato ad accoglierli, anche perché vengono composti a mano.

IL LEGNO

Inoltre le varie collezioni prendono il nome delle montagne circostanti, un modo anche questo di fare promozione, di promuovere il territorio dove questi "gioielli" nascono e prendono forma attraverso due componenti importanti: il legno e le pietre. Un successo, anche perché il legno proviene dai boschi di Rocca, quelli falcidiati da Vaia nel 2018. Rami di larice da sei a otto centimetri di diametro sono i più ricercati, vengono raccolti da Mario ed Enrico messi ad essiccare e poi piano piano prendono forma e diventano dei "gioielli" con i magici cristalli. «Da vari anni - spiega Mario - utilizziamo molto legno che si trova già schiantato a causa dei fenomeni atmosferici come Vaia e buona parte di questi rami vengono trasformati in orecchini o collane che oggi vendiamo non solo nel nostro negozio ma anche in moltissimi altri negozi dell'Italia grazie alla distribuzione che abbiamo affidato a due grossisti del settore». «Ovviamente per fare questo tipo di lavori in serie abbiamo dovuto affidarci anche alla tecnologia - prosegue l'artigiano - acquistando stampanti e pantografi laser per effettuare delle lavorazioni particolari, anche se continuiamo a mantenere un legame stretto con la lavorazione a mano di molte opere».

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