Feltre. Arriva in ospedale il robot chirurgo, un intervento al giorno

Per il suo acquisto e la gestione per cinque anni sono stati investiti 5 milioni di euro di cui 1,6 milioni derivanti dal fondo comuni di confine

Sabato 25 Novembre 2023 di Eleonora Scarton
Il robot

FELTRE (BELLUNO) - Precisione nei movimenti, approccio mini-invasivo, recupero più rapido nel post operatorio e meno dolore per il paziente. È entrato in funzione nel blocco operatorio del Santa Maria del Prato di Feltre il nuovo robot chirurgico "Da Vinci", una strumentazione «che si inserisce in una piastra che è tra le più all'avanguardia di cui il territorio dev'essere orgoglioso» afferma il commissario dell'Ulss 1 Dolomiti, Giuseppe Dal Ben.

Il robot chirurgo: come funziona

Nel pomeriggio di ieri è stato presentato il robot "Da Vinci", un sistema moderno a più braccia integrate che scende dall'alto e permette un'ottima adattabilità e versatilità del sistema. Come spiega la dottoressa Giorgia Marcato, «il sistema robotizzato è dotato di una colonna video ad alta definizione e una console chirurgica in 3D che permette al chirurgo di muovere le braccia del robot. Le sue potenzialità sono importanti in quanto permette di aumentare la precisione dei movimenti grazie all'uso di bracci robotici che non risentono dei tremori fisiologici, permette di avere un approccio mini invasivo ed una visione 3D amplificata fino a 4 volte che facilita la visione. Tutto ciò permette quindi un recupero più rapido nel post operatorio ma anche minor dolore nel paziente». Per il suo acquisto e la gestione per cinque anni sono stati investiti 5 milioni di euro di cui 1,6 milioni derivanti dal fondo comuni di confine.

Un intervento al giorno

Dalla sua installazione, avvenuta circa un mese fa, sono state formate cinque equipe, tre di Feltre e due di Belluno, che hanno complessivamente svolto 33 interventi (circa uno al giorno). Nel dettaglio: 13 colecistectomie, 2 operazioni per la riduzione dello stomaco per pazienti con obesità (la sleeve gastrectomy), 8 asportazioni di ovaie ed annessi per patologia benigna e 10 prostatectomie. «Stiamo muovendo i primi passi - sottolinea il primario di chirurgia Federico Coppa -. In programma infatti abbiamo un ampliamento di quelle che sono le tipologie di intervento da eseguire con il robot e, in particolare, l'asportazione di rene per tumore maligno, l'asportazione dell'utero per neoplasie maligne e benigne e esportazione di colon e di retto per tumori maligni.

Inoltre puntiamo a formare l'equipe di otorinolaringoiatria per il trattamento di patologie tiroidee».

Il blocco chirurgico

Il robot è stato installato nel blocco operatorio della piastra chirurgica dell'ospedale di Feltre. Un blocco inaugurato nel 2020 che conta sette sale per l'attività programmata e di emergenza. Vi sono poi una sala per la preparazione pre-operatoria e una sala risveglio. Si tratta di sale moderne, ampie e accoglienti che permettono di intervenire al meglio sul paziente, con tutti i comfort necessari. In questo gruppo operatorio lavorano 17 medici anestesisti, 13 infermieri di anestesia, 19 strumentisti e secondi di sala e 14 operatori socio sanitari. Un'area recente che può vantare di tecnologie all'avanguardia. Solo recentemente sono stati sostituiti tutti i trapani ortopedici per un investimento di 160mila euro ed entro la fine dell'anno saranno installate una colonna laparoscopica 3D, quattro colonne con tecnologia 4k e tre portatili per radioscopia digitale per un totale di quasi un milione di euro.

Dal settembre del 2020 quando è stata aperta ad oggi sono stati eseguiti nel blocco operatorio oltre 10mila interventi di chirurgia maggiore e 9mila interventi di chirurgia minore. Un numero di interventi quindi consistente che per il 23% viene eseguito su pazienti extra Ulss e, nello specifico, il 14% extra provincia e il 9% extra regione (soprattutto provenienti dal vicino Primiero). Un dato che sottolinea come i reparti del Santa Maria del Prato di Feltre siano attrattivi anche all'esterno.

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