Il Bob Club: «Bene la nuova pista, ma ci preoccupa la gestione dopo i Giochi del 2026»

Giovedì 24 Febbraio 2022 di Marco Dibona
Pista di bob "Monti"

CORTINA D'AMPEZZO - La riqualificazione della pista di bob Eugenio Monti, nell’accordo di programma della giunta della Regione Veneto, con Provincia di Belluno e Comune di Cortina, conforta Gianfranco Rezzadore, presidente del bob club Cortina, che guarda con favore alle delibere che sanciscono la volontà dei tre soggetti di realizzare l’opera, mentre il governo nazionale si è impegnato per i 61 milioni di euro di costo previsto.

«Adesso finalmente ci siamo, gli aspetti burocratici sono a buon punto, quelli economici erano già stati definiti, mentre la progettazione segue le tempistiche previste: di conseguenza si parte. Credo non ci siamo più ostacoli», dice Rezzadore. Lo storico sodalizio sportivo è stato coinvolto nello studio del nuovo impianto, che dovrà accogliere le gare di bob, skeleton e slittino, ai Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026: «Negli ultimi mesi l’amministrazione comunale ci ha contattato, per avere il nostro parere sulla bozza del progetto. Nei due incontri, a dicembre e a gennaio, abbiamo dato i nostri consigli e pure sollevato alcune perplessità sul disegno iniziale.

A noi preme soprattutto la sostenibilità della gestione della pista, dopo le Olimpiadi».

I piloti, i dirigenti, gli esperti del club hanno dunque puntato l’attenzione su due aspetti: la sicurezza dell’impianto e la sostenibilità economica. «Una delle problematiche che noi abbiamo evidenziato è proprio questa: l’uso della pista, dopo il 2026 – conferma Rezzadore – alcuni dettagli iniziali del progetto avrebbero determinato problemi per organizzare attività turistiche, ludiche e ricreative, che noi intendiamo affiancare allo sport agonistico, per riuscire a ridurre la differenza fra i costi di gestione e i ricavi. Questo per rispondere a chi sostiene che in Italia ci sono pochi atleti che praticano queste discipline. Più la pista lavorerà, più si sosterrà. Non ho ancora visto il progetto conclusivo, ma mi sembra che siamo stati ascoltati. In questo modo noi contiamo di poter utilizzare l’impianto per oltre quattro mesi, da novembre a metà marzo di ogni inverno».

Quanto ai tempi per realizzare l’opera, il programma dovrebbe prevedere la conclusione dell’iter delle autorizzazioni nel corso di questo 2022, con l’appalto dei lavori, per avviare il cantiere nel 2023, da concludere nel 2024, così da avere il 2025 a disposizione per accogliere gli eventi preliminari ai Giochi. «La tempistica è questa. Noi non siamo tecnici, che possono esprimersi sulle modalità di apertura e gestione del cantiere, ma sappiamo che essere pronti nel 2025 non può essere una speranza: è un obbligo. Quell’anno noi dovremo presentarci al mondo, al Comitato olimpico, alle Federazioni sportive, con le gare test, in vista dei Giochi. La pista dovrà essere pronta, con standard per le Olimpiadi. Un suggerimento che ci permettiamo di esprimere, per accelerare i tempi, è quello di provvedere intanto allo smantellamento della vecchia pista: crediamo che questo potrebbe consentire di avviare subito il cantiere per costruire quella nuova, non appena ci saranno tutte le autorizzazioni».

Ultimo aggiornamento: 08:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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