Punto nascite chiuso, il marito: «Quel parto in casa, tra urla e paura»

Martedì 17 Gennaio 2017
L'ospedale di Pieve di Cadore
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CALALZO - Ostetrico per necessità tra le urla di dolore della moglie, il pianto della primogenita e il vagito della nuova arrivata. Fouad Romdhani 32 anni, originario di Tunisi ma cadorino a tutti gli effetti, il 26 dicembre ha fatto nascere la sua seconda figlia sul letto di casa. La moglie Marwa, dopo essere stata dimessa dall'ospedale di Belluno, è stata colta dalle doglie in casa. Inutile la corsa verso il San Martino del capoluogo, troppo lontano e il Punto nascite di Pieve è chiuso. Uno stop assistenziale per il quale il presidente Zaia manderà in Cadore gli ispettori. 

«Ero preoccupato e agitato, ero nel panico perché lei urlava per il dolore e le sue urla hanno svegliato la nostra prima figlia che ha appena due anni. Urlavano tutte e due e quando è nata la nuova bimba urlavano tutte e tre ma l'importante è che è andato tutto bene». 
 

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