BELLUNO - Conto alla rovescia per il Nevegal. O arrivano risposte da Palazzo Rosso, oppure il Colle chiude. Intanto per la prossima stagione invernale. Ma con il rischio che sia per sempre. Del resto, l'Alpe del Nevegal l'ha detto e ribadito in tutte le salse: o il Comune di Belluno chiarisce quali intenzioni ha per il Colle e dà una mano a portare avanti la stagione invernale; oppure non c'è trippa per gatti e si chiude. L'ultimatum ha come data di scadenza il 10 settembre: entro quel giorno l'Alpe ha la necessità di sapere cosa intende fare Palazzo Rosso. Finora, però, tutto tace: nessuna risposta dall'Amministrazione. L'Alpe ha lanciato la prima richiesta a metà maggio: «Ci serve una mano per sostenere le spese di innevamento artificiale, che sono gravosissime. Del resto, il Nevegal è un patrimonio di tutti, non dell'Alpe». Nessuna risposta. Ma era periodo di campagna elettorale e c'era da aspettarselo. La seconda puntata si è materializzata a metà luglio. Con una lettera (datata 17 luglio). «L'Alpe è nata con l'obiettivo di non salvare il Colle da una chiusura totale da cui sarebbe stato impossibile tornare indietro»...
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