VAL BOITE - Tempo di alpeggio, ma a pascolare sulle verdi radure del Cadore sono vacche foreste, le mandrie locali languono e il numero di allevatori cadorini è esiguo. Brucano bovini, ma anche ovini e caprini che salgono dalla pianura, solitamente quella trevigiana, o che scendono dalla Val Pusteria. Eppure malghe e animali che pascolano sono la chiave vincente per il mantenimento del territorio. Per questo le amministrazione comunali, o le Regole, in assenza di interessi locali accettano volentieri i conduttori da altre provincie. Un esempio arriva da Lozzo di Cadore e dallo splendido Pian dei Buoi, spiega il sindaco Mario Manfreda: «In paese non ci sono persone che fanno questo lavoro, se qualche giovane si facesse avanti sarebbe un bene. Così come continuiamo ad affidare i pascoli a gente di fuori e grazie a loro abbiamo arginato l'abbandono, diversamente oggi avremmo Pian dei Buoi abbandonata alla boscaglia». Sono oltre 150 i capi che pascolano lassù, molti bovini adulti, ma ci sono anche una cinquantina di pecore...
Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 08:58
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