BELLUNO - Una foto di un seno prosperoso fatta girare su WhatsApp: «Questa è la nostra compagna ...». Una gogna mediatica scoppiata un anno fa tra i maschi del gruppo Gli amici della ragazza che ha portato la studentessa, citata in chat dai compagni, a tentare più volte di ritirarsi da scuola. Alla fine la giovane ha terminato il percorso di studi, ma la vicenda ha lasciato dei segni indelebili. Segni che sono riemersi lunedì scorso quando il caso è approdato di fronte al giudice di pace di Belluno, Nicola Parrocco, con il pm Gianluca Tricoli. La giovane, mentre i legali dei due imputati parlavano in aula ripercorrendo l'episodio, è scoppiata in lacrime. Alla fine è stato trovato un accordo che potrebbe evitarle l'ulteriore tortura di deporre in qualità di parte offesa e raccontare quanto ha subito: alla prossima udienza, fissata per il 24 novembre sempre nell'aula di via Tasso, il procedimento dovrebbe chiudersi. I due compagni risarciranno il danno, con 500 euro ciascuno...
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