CALALZO - Il funerale era finito da poco quando in canonica, a Calalzo, arrivò la telefonata del presunto figlio del defunto: «Don Angelo, ho appena saputo dall'avvocato che mio padre ha lasciato 40mila euro per la parrocchia. La invito a mettersi in contatto con l'avvocato». Parte da qui la truffa messa in piedi da due 47 enni ai danni del parroco di Calalzo. Nell'abile raggiro, costato al reverendo 8mila euro di anticipo sull'incasso, qualcuno si impadronì anche del nome di un noto avvocato di Belluno, Luca Dalle Mule, al quale il parroco doveva sempre fare riferimento. Una truffa architettonicamente perfetta, caduta solo quando don Angelo incontrò realmente l'avvocato Dalle Mule...
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".