BELLUNO - Il Tribunale di Belluno ha condannato oggi - 23 marzo - a cinque anni e mezzo di reclusione ciascuno (11 in totale) che Nemesio Aquini, 77 anni, ed il figlio Samuele (35), di Cesiomaggiore (ma originari di Marghera, nel Veneziano) perché ritenuti i responsabili di una serie di atti compiuti nel 2017 tra le località di Cesiomaggiore e la vicina Santa Giustina e firmati, nelle rivendicazioni, con la sigla «Erostrato».
Si tratta di episodi che generarono molta inquietudine nella zona per i danneggiamenti di varia natura, come l'incendio di una legnaia e l'imbrattamento con scritte e simboli di muri di chiese e cimiteri, fino alla dispersione di caramelle contenenti degli spilli nel cortile di una scuola materna.
In alcune lettere anonime, in cui erano riportate oscure citazioni letterarie e inviate a redazioni di giornali e autorità locali, erano state allegate piccole quantità di borotalco per far pensare a polveri tossiche. Nei confronti dei due, che si sono sempre dichiarati estranei ai fatti, sono state formulate 14 ipotesi di reato, dal deturpamento fino alle tentate lesioni personali, compresa l'istigazione a delinquere aggravata da moventi di ordine razziale, etnico e religioso.