Lorella, neo dottoressa in sociologia: «Non chiamatemi disabile, io combatto da quando avevo 15 mesi»

Giovedì 7 Marzo 2024 di Raffaella Gabrieli
Lorella Cela

FELTRE (BELLUNO)- «Non chiamatemi povera disabile e non commuovetemi per me: io, con l'atrofia muscolare spinale, ci convivo fin da quando avevo quindici mesi. Ma non ho mai pianto e anzi, al contrario, ho sempre cercato di vivere la mia esistenza come tutti i ragazzi della mia età. E a quelli con le difficoltà più disparate dico: non abbattetevi, inseguite i vostri sogni fino a raggiungerli». Così come è stato per lei, Lorella Cela, neodottoressa da 110 e lode in sociologia


IL PROFILO 
Lorella Cela ha 25 anni e vive a Boscariz assieme al papà Roland, alla mamma Rovena e alla sorellina Elizabeth.

Martedì, all'Università di Trento, ha discusso la tesi magistrale "La comunicazione camaleontica: il caso del servizio di salute mentale di Trento" con il relatore Enrico Bruni conquistando il massimo dei voti. Ora penso al futuro - afferma - scegliendo tra due strade. La prima è quella della ricerca: in questo caso dovrei fare domanda di dottorato e confidare nell'ardua selezione. Mi appassiona l'idea di studiare ancora per diventare, un domani, una consulente aziendale, ad esempio in ambito risorse umane. Altra opzione: cercare lavoro in realtà che hanno bisogno di progettazione nell'innovazione sociale, di project management, di definizione di budget o di gestione del personale. Vedremo. Intanto mi regalo qualche giorno di relax». 


LA MALATTIA 
Non fa tanti giri di parole, Lorella, nel descrivere la propria malattia. «Ho l'atrofia muscolare spinale, da cui deriva la mia disabilità motoria. Ho imparato a conviverci all'asilo quando ho capito che non avrei mai camminato come gli altri bambini. Ma ho un carattere intraprendente e non mi sono mai demoralizzata, complice anche una famiglia splendida che mi ha sempre sostenuto. Semplicemente ho considerato le mie limitazioni come delle caratteristiche personali non per forza di cose negative. C'è chi invece, tra i disabili, vive questa condizione con tristezza, senza la forza di combattere per andare avanti e far valere i propri diritti. Ed è a queste persone che mi piacerebbe arrivasse il mio messaggio di supporto». In questa chiave, ad esempio, Lorella ha realizzato con l'Ateneo di Trento un video in cui racconta la sua esperienza universitaria, ha fatto la volontaria al Villaggio San Paolo del Cavallino e collabora con la cooperativa GSH proprio per sensibilizzare su queste questioni. 


L'APPELLO 
Ma un appello ancora più profondo Lorella lo vuole rivolgere alla società in generale: «Affinché cambi mentalità verso i disabili che non sono dei poverini a cui dare una pacca sulla spalla. Sono invece delle persone che desiderano far valere i propri diritti. Tra questi, ad esempio, quello di non scontrarsi con barriere fisiche ma anche culturali. I miei genitori ricordano ancora con dolore l'invito di un rappresentante scolastico a non iscrivermi alla scuola elementare, e quindi a tenermi a casa, perché a suo dire la situazione era troppo difficile da gestire. Tra i problemi presenti all'epoca alla comunale "Vittorino da Feltre", ad esempio, c'era l'impossibilità per le carrozzine di accedere al primo piano. Così al posto di andare in aula informatica con tutti i miei compagni, mi allestirono un computer al piano terra dove, sola, cercavo di imparare a usare un computer. Se questa è inclusione... Ringrazio i miei genitori per aver avuto la tenacia di andare avanti nella difesa dei miei diritti di bambina e spero di cuore che circostanze simili non accadano più». «Il Gazzettino - conclude la neodottoressa - per noi è da sempre importante. Attraverso un appello di mia mamma pubblicato sulle sue pagine il 3 settembre 2003 riuscimmo a riottenere l'assegno di accompagnamento che mi era stato tolto per una svista burocratica. Quindi anche oggi confido che questa testata possa essere la giusta vetrina per veicolare il mio messaggio a chi, con qualsiasi tipo di difficoltà, si ritrova nello scoramento».
 

Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 08:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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