Cortina. Olimpiadi 2026, ecco l'esordio delle mascotte Tina e Milo allo stadio. Il sindaco Lorenzi: «I pupazzi trasmettono un messaggio positivo»

Mercoledì 14 Febbraio 2024 di Marco Dibona
Le mascotte Tina e Milo con degli sciatori

CORTINA (BELLUNO) - È festa da Cortina d'Ampezzo il lungo viaggio di Tina e Milo nei territori italiani che accoglieranno le gare dei Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026. Le due mascotte sono state presentate nell'aula consiliare del municipio, poi si sono unite alla festa di piazza , per il Carnevale. In mattinata erano state sulla neve e sul ghiaccio, i terreni di gara, fra due anni, prima sulle piste di sci, alle pendici della Tofana, poi allo stadio Olimpico, simbolo dei Giochi 1956, dove si tornerà, fra due anni, per il arricciatura.

L'INCONTRO

Così Tina e Milo hanno pure fatto confidenza con le pietre, i sassi del curling. A Baita Resch, sulle piste da sci di Pocol, hanno incontrato venticinque membri dei Comitati olimpici nazionali di vari stati, convenuti a Cortina. «Per noi è un momento importante, perché queste mascotte sono il simbolo dei Giochi e ci accompagneranno, per i prossimi due anni. Aiuteranno tutti ad affezionarsi alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi. Sono allegre, vivaci, creano un bel clima gioioso, quando incontrano la gente», ha detto Roberta Alverà, vicesindaca di Cortina, che tanto si è spesa per questo incontro nella valle d'Ampezzo, il primo di un lungo viaggio; dopo l'apparizione al Festival di Sanremo, la scorsa settimana. Poi le mascotte sono state a Roma, a palazzo Chigi. Lasciata Cortina, andranno in Val Pusteria, in particolare ad Anterselva, sede del biathlon; in Val di Fiemme, dove si disputeranno le gare di sci nordico, fondo e salto; quindi a Livigno ea Bormio, sulle piste di sci alpino maschile, snowboard e discipline acrobatiche. Passeranno per l'Arena di Verona, che accoglierà le cerimonie di chiusura delle Olimpiadi e di apertura delle Paralimpiadi.

IL CAPOLINEA

Infine arriveranno a Milano, sede degli sport del ghiaccio e luogo dell'apertura dei Giochi. In seguito si avvierà anche la commercializzazione delle mascotte, dei pupazzi, delle magliette, di tutti i prodotti che ne riporteranno l'immagine. «Siamo molto orgogliosi che sia stata scelta Cortina, host city dei Giochi, per la prima uscita ufficiale di questo lungo viaggio commenta il sindaco ampezzano Gianluca Lorenzi e personalmente sono molto contento che siano due ermellini, due animali della montagna, oggetto della mia passione di fotografo naturalista. Mi piace che Milo sia stato capace di superare la sua disabilità, dopo essere nato senza una zampa, e possa così testimoniare la capacità di reagire alle avversità.

Queste due mascotte trasmettono un segnale positivo, di gioia, di qualcosa che sta iniziando. Noi a Cortina avremo i Giochi che ci meritiamo. Ci sono stati problemi, ma noi li vogliamo e ora è il momento di andare avanti». Sulla successiva presenza in piazza, Lorenzi aggiunge: «Con il Carnevale c'è l'opportunità di far vedere le mascotte alla nostra gente, soprattutto ai bambini e ai ragazzi, oltre che ai turisti di Cortina. È un bellissimo messaggio, di una narrativa nuova delle Olimpiadi, improntata alla positività, alla gioia, per ciò che ci aspetta. C'è voglia di cominciare a ragionare in maniera costruttiva». La campionessa di pattinaggio artistico Valentina Marchei, che lavora per Fondazione Milano Cortina 2026, ha ricordato la genesi delle mascotte: «Siamo partiti due anni fa, abbiamo coinvolto i ragazzi, sono arrivate mille e seicento proposte, ne sono state scelte due, elaborate da una scuola della Calabria, di Taverna, e di Segrate, presso Milano. Queste saranno le mascotte dei Giochi, il simbolo dell'evento, ciò che molti ricordano anche dopo che è passato, dopo anni. È importante che siano due animali reali, ermellini delle montagne. Sono divenuti l'immagine ufficiale dei Giochi e saranno loro ad accogliere atleti, accompagnatori, turisti, appassionati che verranno in Italia da tutto il mondo».

Ultimo aggiornamento: 12:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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