Blog satirico, avvocato alla sbarra: per la Procura è l'autore, lui nega

Venerdì 13 Gennaio 2017 di Olivia Bonetti
Paolo Ghezze
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La vicenda del blog satirico Cortinaincoma, attivo fino al 2013 e ancora visibile su Internet, finisce di fronte al giudice. L'11 aprile prossimo l'avvocato Paolo Ghezze, indicato dalla Procura come l'autore degli interventi satirici sul web, finirà alla sbarra in Tribunale a Belluno. Il legale, difeso dal collega David Pellizzaroli, è accusato di diffamazione aggravata a seguito della querela presentata contro ignoti da Ernesto Franceschi, papà dell'ex sindaco. Nel mirino della denuncia il sito satirico Cortinaincoma e in particolare un post del 25 maggio 2013 con un'immagine di un vescovo o del Papa Ratzinger, con il fotomontaggio del volto di Ernesto Franceschi e/o del figlio Andrea, con il commento «la mela non cade mai lontana dall'albero». L'inchiesta si aprì e vide come unico indagato l'avvocato Paolo Ghezze. Per la Procura sarebbe lui l'autore di quelle immagini che il papà del sindaco Ernesto Franceschi ha ritenuto offensive e lesive della sua reputazione. Nel capo d'imputazione anche altri quattro post che farebbero intendere sospetti di qualche irregolarità urbanistico-edilizia e commenti sarcastici del tipo «voti di scambio». L'avvocato Paolo Ghezze ha sempre affermato di «non riconoscersi nell'anonimo autore Justo un Goto». «Non sono io», ha sempre detto il legale. Ora lo dovrà dimostrare in aula nel processo che prenderà il via ad aprile, dove la Procura mostrerà le sue carte. Ghezze si troverà di fronte, oltre al pm, anche il collega cortinese Pierangelo Conte, che difende papà Ernesto Franceschi. I legali, l'ampezzano e il cortinese saranno quindi nemici in aula. Non si sa cosa abbia portato gli inquirenti a individuare Ghezze come il responsabile, lo si scoprirà nel processo. 
Intanto il blog firmato dal misterioso Justo un goto ha spento le trasmissioni nel giugno del 2013. Il post del 24 giugno recitava: «Justo, imputato di diffamazione aggravata e continuata visto ma non letto il codice penale: ti assolvo», con la foto di un giudice. Andrà così per l'avvocato Ghezze? In caso contrario potrebbe anche essere chiamato al risarcimento del danno.
Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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